In questa seconda domenica di avvento troviamo una terra piena di spazzatura. Personalmente mi fa male quando per strada, in montagna vedo carte, bottiglie per terra…
Questa spazzatura è particolare perché ci richiama le ferite della nostra terra, della nostra vita. Possono essere le più diverse: dall’inquinamento, dall’indifferenza, dal sentirci calpestati nella nostra dignità, da torti subiti o ingiustizie… Pensiamo alla perdita di una persona cara, errori fatti che ci pesano. Possono essere ferite che sanguinano ancora.
C’è una luce una parola che ci raggiunge: “voce di uno che grida nel deserto, preparate la via del Signore…”
Da dove nasce questo invito a preparare?
Da una buona notizia: inizio del Vangelo di Gesù Cristo.
Vangelo significa buona notizia, e la buona notizia che ci raggiunge oggi è che Gesù ci mostra con la sua vita la verità di Dio. Ci mostra un Dio che ci è vicino, che desidera condividere la nostra situazione umana, anche nelle sue ferite per portare guarigione. La buona notizia di un perdono gratuito che lava via gli angoli oscuri del nostro cuore.
Allora come possiamo accogliere questa buona notizia?
Preparate, la via al Signore, perché viene, non sta lontano è ancora un Dio in cammino verso di me, magari attraverso le persone che mi pone affianco. Preparare significa vivere una conversione, cioè un cambiamento. Attraverso la conversione possiamo CURARE LE FERITE di questa terra, possiamo togliere quella spazzatura dalla terra.
Conversione che significa prima di tutto:
vincere l’INDIFFERENZA. Cioè di fronte ad una ferita propria o altrui non faccio finta di niente, non tiro dritto per la mia strada ma mi fermo. A volte perché le ferite fanno male o ci mettono in discussione corriamo avanti non ci fermiamo. Convertirsi significa non aver paura di stare di fronte alle proprie e altrui ferite, per riconoscerle e accoglierle.
Convertirsi significa SPORCARSI LE MANI, mi coinvolgo in quella situazione. Cosa posso fare io attraverso un ascolto attento di quella situazione. Mi prendo a cuore la situazione e magari cerco aiuto, confronto e sostegno per risolverla.
ESSERE VOCE, dire con la nostra vita la misericordia di Dio, il suo farsi vicino a chi ha bisogno, perché abbiamo imparato ad ascoltare la sua voce. Ascolto quotidiano del vangelo.
Sono piccoli spunti per vivere la conversione del cuore. Attraverso questi atteggiamenti rendiamo il nostro cuore accogliente di Dio, prepariamo la sua venuta tra noi. Lo rendiamo presente nella quotidianità e così operiamo quella guarigione di quelle ferite di cui il mondo e la nostra vita sono abitati.
Chiediamo che anche attraverso la nostra conversione il Signore ci mostri la sua misericordia e ci doni la sua salvezza.