Questa settimana mi è arrivata una raccomandata, una busta strana… una multa? No, era una richiesta per fare un aggiornamento al sistema elettronico della macchina, per migliorare la funzionalità.
Ecco oggi siamo in chiesa, abbiamo ascoltato le letture, mi pare che queste letture ci invitano a fare un AGGIORNAMENTO del nostro sistema spirituale, un aggiornamento del cuore. Non solo per migliorare, ma anche perché possiamo trovarci con il cuore ferito, appesantito da situazioni, prove, o forse un cuore in confusione che non capisce dove andare, cosa fare, oppure chiuso, timoroso di donare.
Possiamo vivere questo aggiornamento in tre direzioni: amare Gesù più…, perdere per trovare, accogliere.
Il primo aggiornamento: “Chi ama il padre e la madre più di me non è degno di me…” Sono parole forti, penso che Gesù non ci chiede di rinnegare, abbandonare gli affetti più cari, ma di trovare la direzione di amare, la direzione per viverli di più e in pienezza.
Gesù rivendica una esclusività nel essere amato, che io traduco con una esperienza vissuta questi giorni. Due volte mi sono fermato in questa settimana in chiesa a pregare, quella preghiera sincera dal cuore, di affidamento della mia povertà, debolezza, bisogno, per me o per la comunità. E il Signore con i suoi tempi e modi, anche dentro un percorso di fatica risponde, si fa presente. Amare Lui più… è saper ricorrere a Lui sempre, senza paura, con confidenza perché ci aiuti ad amare, ad affrontare le varie situazioni.
Secondo aggiornamento: da tenere per perdere al perdere per trovare. Non aver paura di perdere la vita per annunciare il suo amore, questo ci porterà a ritrovarla. C’è il rischio di voler stringere per paura di perdere, invece Gesù ci invita a dare, donare il bello che c’è in noi. Perdere tempo per l’altro, per chi è il piccolo, il bisognoso. Perdere nei piccoli gesti, un bicchiere d’acqua fresca… quanto ce n’è bisogno di piccoli gesti di cura, di attenzione che sanno dissetare la sete di presenze vere, sincere.
Terzo aggiornamento: accogliere, un verbo che è forte nei giorni nostri di fronte alle varie situazioni. Accogliere significa fare spazio nel cuore nella mente, nei luoghi. Quella donna che accoglie il profeta Eliseo, vive una accoglienza concreta. Accogliere l’altro con i propri limiti, lentezze, con i suoi momenti difficili, questo genera vita… Accogliere l’altro, il bisognoso, significa accogliere il Padre, questo porta vita, che è la ricompensa più bella.
Questi tre aspetti li ha vissuti per primo Gesù, noi siamo qui per rigenerarci, abbiamo pregato: “ Canterò per sempre l’amore del Signore”, avviare il nostro aggiornamento a partire dalla fedeltà dell’amore del Signore per noi per diventare sua presenza concreta.