S.AMBROGIO di GRION

Avvisi parrocchiali

L’opportunità di partecipare alle ordinazioni dei sacerdoti mi ha dato l’opportunità di fare memoria del dono ricevuto: Il sacerdote è stato inventato da Gesù per il Vangelo. Il prete annuncia il Vangelo cioè il cuore di Dio, “l’umanità” di Dio! La “bella notizia”: Dio ha voluto diventare uomo, come noi, in mezzo a noi, per noi, perché non è capace di stare senza di noi…è un Dio che muore per amore nostro…questa sì che è “bella notizia”!

Quale è la buona notizia di oggi: non vi lascerò orfani. Gesù esperto conoscitore del cuore umano, delle sue paure e abissi, la solitudine, essere soli. A volte possiamo trovarci così nell’affrontare la vita, ti vengono a mancare le persone importanti, di riferimento. Affrontare una prova, una malattia…

Come fare per non rimanere soli?

Se mi amate osserverete i miei comandamenti, io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro paraclito perché rimanga con voi per sempre lo Spirito della verità.

Paraclito colui che viene in nostro soccorso, che aiuta, che difende. In soccorso per le nostre debolezze, fragilità, che aiuta, per essere fedeli ai nostri impegni, che difende dal male, dalla tentazione di mollare tutto e prendere la strada più facile.

Se mi amate… amarlo è osservare i suoi comandamenti, che non sono i suoi precetti, insegnamenti, me è vivere, è fare come lui ha fatto I comandamenti da osservare sono quei gesti che riassumono la sua vita, che vedendoli non ti puoi sbagliare: è davvero lui. Lui che si perde dietro alla pecora perduta, dietro a pubblicani e prostitute, che fa dei bambini i principi del suo regno, che ama per primo, ama in perdita, ama senza aspettare…

Sono tutti quei gesti, quelle parole che hanno il profumo della vita, del far ripartire, rialzare, del spendersi affinché altri abbiano la vita…

Per fare questo bisogna conoscere lui, il suo Vangelo.

Amare è fare spazio all’altro affinché entri venga, dimori e porti vita.

Se Gesù desidera starci vicino per portare vita attraverso lo Spirito Santo è importante essere connessi, sintonizzati con lo Spirito Santo, imparare a capire come ci suggerisce parole, azioni, atteggiamenti, pensieri in ordine alla vita. Saper così anche distinguere le suggestioni del male che tende sempre a dividere, a distruggere quanto di bello di buono che c’è in noi e tra di noi.

Se mi amate… un Dio che non può stare senza di noi, desidera stare con noi facciamo spazio per gustare e scoprirci abitati sempre… L’invito allora è ritornare nel nostro cuore per imparare a riconoscere e gustare questa presenza che accompagna, sostiene, rialza, indica. Questo ci aiuta anche a rendere ragione della speranza che c’è in noi. Testimoniare la propria vita di fede non solo per tradizione o perché ci hanno insegnato che così va bene, ma perché nella connessione con lo Spirito Santo che ci abita tocchiamo con mano nella nostra esistenza che lo Spirito ci suggerisce la strada per vivere.