A scuola viene spontaneo chiedere chi è il primo della classe?
Ma anche nella società, ci chiediamo chi è il primo, ci sono tanate classifiche per definire il primo, il più grande.
Ugualmente tra i discepoli c’è questa aspirazione di essere i primi, di avere i posti migliori. Magari anche dentro la comunità c’è un desiderio di grandezza che si traduce in: che si parli bene di me, in dimostrare di sapere tante cose, di essere efficiente, di saper fare tante cose. Essere primo significa anche poter esercitare un potere sugli altri.
Gesù chiama a sé tutti i discepoli, perché anche chi non ha chiesto i primi posti come Giacomo e Giovanni, e si arrabbiano con loro indica che tutti desiderano i primi posti.
Tra voi però non è così… Lo stile da vivere tra i discepoli, dentro la chiesa, nella comunità è diverso da quello che si respira nel mondo. Per i discepoli c’è il potere del SERVIRE.
Possiamo chiederci come viviamo e usiamo il potere che ci viene donato? Gesù mette in guardia i discepoli dal fatto che si può usare il potere per far fare alle persone quello che si vuole per ottenere i propri obbiettivi; oppure si cerca di evitare di assumersi la responsabilità dell’autorità.
Tra voi non è così, ma chi vuol diventare grande tra voi sia il vostro servo, il figlio dell’uomo non è venuto per farsi servire ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti.
Gesù ci mostra con la sua vita il POTERE DEL SERVIZIO, la forza di Dio non sta nel essere onnipotente, è il padrone a cui bisogna inginocchiarsi; ma l’onnipotenza di Dio sta nel suo essere servo nostro, è lui che si inginocchia e ci lava i piedi.
Allora questo diventa il nostro criterio per camminare e diventare primi nel regno di Dio: usare il potere del servire per far crescere e aiutare le persone a far sprigionare le loro potenzialità, per farle uscire della solitudine, da ciò che le opprime per rialzarsi e ripartire. E’ il servire per crescere la dignità delle persone.
Uso il potere non per i miei interessi ma per far crescere la persona. Questo aiuta poi anche a costruire la comunità.
Se vogliamo essere primi secondo il Vangelo tutto parte dall’accettare di essere serviti da Dio, Dio è il mio servitore. Questo sbarazza ogni idea distorta di Dio e ci invita a percorrere la stessa strada di Gesù per essere suoi missionari.
Ma anche ci offre un criterio per vedere i grandi del mondo, della società, apriamo gli occhi alla luce del vangelo sappiamo riconoscere i primi i grandi in tutti coloro che si mettono a servizio per la vita degli altri.