foglietto n. 41/2021
Domenica 3 Ottobre 2021
XXVII Domenica del Tempo Ordinario
SCARICA IL FOGLIETTO DEI CANTI DELLA MESSA DELLE 9.30
Prenotazione delle Messe per i defunti: in canonica negli orari di apertura e in sacrestia prima e dopo le celebrazioni;
* Mese di ottobre in Chiesa a Silvelle ore 20.30 – Recita Rosario da lunedì a giovedì, al venerdì Rosario e Adorazione Eucaristica fino alle ore 21.30; (preghiamo per famiglie, giovani e missionari)
* Sabato 9 ottobre ore 15.30 in Oratorio di S. Ambrogio: “INIZIO CORETTO” è una proposta di Canto per bambini e ragazzi dalla 1^ alla 5^ Elementare – animata da alcuni adolescenti (per adesione e info Marco 333 1439585)
Appuntamenti della settimana:
Domenica 3 ottobre a Silvelle Festa Paesana nella comunità in Oratorio e davanti alla Chiesa: ore 12.30 Pranzo Comunitario – ore 15.30 Spettacolo di Magia per i bambini in Teatro – ore 18.00 Apericena;
* in Diocesi: Lunedì 4 ottobre – Serata della Settimana Sociale dei cattolici “Transizioni – La sfida della sostenibilità in un mutamento d’epoca” relatore card. Matteo Zuppi, si può seguire l’intervento in diretta streaming c/o l’Oratorio di Trebaseleghe;
Incontro unitario delle catechiste delle 4 parrocchie a Trebaseleghe in Sala Teatro ore 20.45: * Martedì 5 ottobre Catechiste Classi Medie;
* Mercoledì 6 ottobre Catechiste Classi Elementari; Settimane successive, previsti gli incontri con i genitori dei ragazzi per presentare il percorso annuale. Invitiamo i ragazzi delle Elementari e Medie alla S. Messa della domenica o al sabato sera, è il primo e più importante incontro di catechesi in parrocchia.
* Giovedì 7 ottobre ore 20.30 in Chiesa a Trebaseleghe con la presenza di mons. Mario Salviato (Vicario per la Pastorale): Incontro di Preghiera dei Consigli Pastorali delle 7 Parrocchie della nostra Collaborazione di Trebaseleghe e Piombino Dese;
* Sabato e domenica prossima Festa Paesana di Silvelle: Sabato ore 19.00 Serata dello Spiedo – Domenica ore 10.30 Messa per anziani e unzione degli infermi – ore 12.30 Pranzo Comunitario – ore 15.30 Spettacolo per bambini e a seguire Apericena e chiusura festa;
S. Ambrogio – Domenica 17 ottobre S. Messa ore 10.00 (sospesa quella delle 11.00): Benedizione del Teatro ristrutturato e delle Aule per la catechesi e le associazioni
Festa Paesana a S. Ambrogio dal 23 al 31 ottobre: si svolgerà nel Teatro, attorno alla Chiesa e nel Parco delle fontane
Inizia in questa settimana attraverso i Centri di Ascolto la vendita dei biglietti della LOTTERIA di S. AMBROGIO 2021 – estrazione 31 ottobre
Da domenica prossima è possibile acquistarli anche in canonica dopo le S.Messe
COMMENTO AL VANGELO
Dall’origine il Signore congiunge le vite
di E. Rocchi
Vangelo di Marco (9,38-48)
Alcuni farisei per metterlo alla prova domandavano a Gesù se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla». Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. All’inizio della creazione Dio li fece maschio e femmina; l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto».
È lecito a un marito ripudiare la moglie? È risaputo, tutta la tradizione religiosa, avallata dalla Parola di Dio, lo legittimava: sì, è lecito. Ma Gesù prende le distanze: che cosa vi ha ordinato Mosè? Da ebreo, avrebbe dovuto dire: che cosa “ci” ha ordinato Mosè, invece marca la sua differenza. Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio. Gesù prende le distanze anche da Mosè: per la durezza del vostro cuore egli scrisse questa norma. Affermazione enorme: la legge che noi diciamo divina non sempre, non tutta riflette la volontà di Dio, talvolta è il riflesso del nostro cuore duro.
In principio non era così. A Gesù non interessa spostare avanti o indietro i paletti della morale, disciplinare la vita, ma ispirarla, accenderla, rinnovarla: il Vangelo non è una morale, ma una sconvolgente liberazione (G. Vannucci). Ci prende per mano e ci accompagna nei territori di Dio, dentro il suo sogno iniziale, sorgivo, originario; ci insegna a guardare non dal punto di vista della fine dell’amore, ma del suo inizio: per questo l’uomo lascerà il padre e la madre, si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Il sogno di Dio è i due che si cercano, i due che si trovano, i due che si amano e che diventano uno.
L’uomo non separi quello che Dio ha congiunto. Fin dal principio Dio congiunge le vite! Questo è il suo nome: “Dio congiunge”, come una profezia di comunione e di legame. Fa incontrare le vite, le unisce, collante degli atomi e del cosmo. Invece il nome del suo nemico, nemico dell’amore e della vita, è esattamente l’opposto: il diavolo, cioè Colui-che-separa.
Il problema è portato alla radice: non più ripudio o no, ma tener vivo il respiro dell’origine, impegnarsi con tutte le forze ad alimentare il sogno di Dio: proteggere e custodire gesti, pensieri, parole che hanno a loro volta la gioiosa forza di proteggere l’amore e congiungere le vite. Perché l’amore è fragile, e affamato di cure. Vero peccato non è trasgredire una norma, ma il sogno di Dio. E questo accade a monte, è una lunga tela sottile che si tesse lentamente con quei comportamenti duri o indifferenti che spengono l’amore: infedeltà, mancanza di rispetto, offesa alla dignità, essere l’uno sull’altro causa di mortificazione quotidiana, anziché di vita.
Gesù getta le basi per la nostra libertà: il mio comportamento non è chiamato ad adeguarsi ad una legge esterna all’uomo, ma a quella norma interna che riaccende il volto, protegge il sorriso e il sogno di Dio. Allora se non ti impegni a coltivarlo, se non ricuci gli strappi, se il tuo amore negli anni si è fatto duro e aggressivo invece che dolce e umile, tu stai ripudiando il sogno di Dio, sei già adultero nel cuore.