foglietto n. 26/2020
28 Giugno 2020 – XIII Domenica del Tempo Ordinario
PRIMA CONFESSIONE
Sabato 27 giugno hanno ricevuto la loro prima confessione: Belliato Eva; Cagnin Maria Vittoria; Cappellesso Marco; Cazzaro Alessandro; Ferraro Luigi; Florian Mattia; La conca Marco; Longato Edoardo; Mazzonetto Chiara; Marchetto Giuseppe; Moda Alice; Zacchello Battista.
CELEBRAZIONE DEI BATTESIMI
Domenica 28 giugno alle ore 12 battesimo di Pellegrino Jacopo di Pietro e Ferrotti Eleonora; sabato 4 luglio alle ore 19 battesimo di Belliato Mia Giordana di Daniele e Libralato Paola; domenica 5 luglio ore 11.15 battesimo Favaron Margherita di Michele e Zannoni Laura; alle ore 11.45 battesimo di Barutti Beatrice Sofia di Daniele e Basso Giulia.
AZIONE CATTOLICA I ragazzi di prima e seconda superiore consegneranno per le case di S. Ambrogio un segno che vi invitiamo ad accogliere.
ORARIO DELLE MESSE NEI MESI ESTIVI
Sentito il parere dei consigli pastorali delle due parrocchie proponiamo questi orari delle messe domenicali nel periodo da domenica 5 luglio a domenica 31 agosto: a Silvelle ore 8.00 e 11.00; a S. Ambrogio ore 9.30. Questi orari permettono al parroco di essere presente alle varie celebrazioni delle due parrocchie anche solo per un saluto alla gente e, in caso di mancanza di sacerdoti, di celebrare le tre messe.
CELEBRAZIONI DELLE MESSE CON IL POPOLO
È possibile partecipare alle celebrazioni durante la settimana e al sabato e alla domenica.
Per garantire il necessario distanziamento fisico di almeno un metro, in chiesa ci si deve sedere sui banchi dove indicato da un segnaposto o sulla sedia (senza spostarla da dove è posizionata). A tal scopo, la nostra chiesa di S. Ambrogio potrà accogliere i fedeli fino a un numero massimo di 125 (esclusi coloro che faranno un servizio alla liturgia). Non possiamo assolutamente oltrepassare questo limite, pena la chiusura della chiesa. Ci sono ulteriori 50 posti sul sagrato della chiesa.
L’unica porta d’ingresso sarà quella centrale. Per l’uscita saranno accessibili tutte le altre porte.
Le persone diversamente abili potranno accomodarsi nei posti a loro riservati. Ad ora abbiamo predisposto 10 posti dove possiamo accogliere 10 nuclei famigliari seduti vicini tra loro.
Esortiamo tutti ad avere pazienza e a sopportare gli inevitabili disagi, compreso quello di non poter entrare in chiesa se i posti fossero tutti occupati.
OFFERTE IN CHIESA
Non ci sarà raccolta di offerte durante la Messa ma alle porte della chiesa ci saranno delle cassette per lasciare la propria offerta a sostegno delle spese della Parrocchia.
VISITA E COMUNIONE AGLI ANZIANI/AMMALATI
Gli anziani o ammalati che hanno piacere ricevere la comunione contattino don Federico.
CASSETTA PER LE INTENZIONI DI PREGHIERA
Raccoglie intenzioni di preghiera che verranno ricordate nella preghiera dell’adorazione eucaristica il secondo venerdì del mese.
BUSTE PARROCCHIALI
sto raccogliendo ancora le vostre buste parrocchiali.
Ringrazio quanti contribuiscono secondo coscienza e possibilità per il bene della comunità.
1) Una pietra per il sagrato
Consiste nell’acquistare simbolicamente una o più pietre per il sagrato al costo di 50 euro l’una. Si possono acquistare anche con offerte straordinarie tramite bonifico bancario specificando la causale “una pietra per il sagrato”.
Di seguito gli estremi per il bonifico:
PARROCCHIA S. AMBROGIO DI GRION IBAN IT 24 Y 08327 62941 000000012690 presso BANCA DI CREDITO COOPERATIVO AG. TREBASELEGHE.
2) Prestiti Graziosi
E’ una modalità che permette di fare un prestito, che non matura interessi, alla Parrocchia e che verrà restituito dopo almeno 12 mesi su richiesta della famiglia donante. Il tutto verrà regolato attraverso l’accordo “Scrittura privata di prestito infruttifero”. Chi sceglie questa modalità deve rivolgersi personalmente al Parroco.
AVVISI DELLA COLLABORAZIONE
ORARIO SS. MESSE NELLE PARROCCHIE DELLA COLLABORAZIONE
LETTERA DEL VESCOVO A TUTTI.
Quest’anno l’appuntamento diocesano, con il quale tradizionalmente si intendeva “concludere” l’Anno pastorale, è saltato per le limitazioni che ci sono imposte. Il vescovo Michele ha ritenuto che tale decisione non poteva ridursi al togliere dal calendario un impegno diocesano, bensì l’occasione per cercare un senso al tempo che ci sta davanti. Quest’anno l’estate non dobbiamo, perché non possiamo, pensarla e viverla come l’abbiamo sempre vissuta. Cioè come una sorta di sospensione delle attività. Un tempo di meritato riposo. Così egli ha deciso di scrivere alla diocesi una lettera rivolta a tutti. A chiunque desideri lasciarsi interpellare da quello che abbiamo vissuto e che continuiamo a vivere. Il testo lo trovate disponibile in chiesa
Ordinazioni sabato 27 giugno a San Nicolò:
Un’unica grande festa per la Diocesi di Treviso. Sabato 27 giugno, alle 16 nel tempio di San Nicolò, il Vescovo Michele Tomasi ordinerà sacerdote Samuele Moro, e ordinerà diaconi Riccardo Marchiori e Mattia Agostini, tutti giovani del Seminario diocesano.
Don Samuele Moro, 34 anni, originario di Carbonera e in servizio pastorale nelle parrocchie di Quinto e Santa Cristina, diventerà sacerdote. Samuele, interrogandosi sulla propria vocazione, ha iniziato un cammino di discernimento in Seminario all’età di 27 anni. Prima di vivere l’esperienza di ricerca vocazionale lavorava come ingegnere informatico in una multinazionale e svolgeva servizio come capo scout nel gruppo Treviso 2°.
Riccardo Marchiori, 31 anni, originario della parrocchia dei Santi Vito e Modesto in Spinea e attualmente svolge servizio pastorale nella parrocchia del Duomo di San Donà, sarà ordinato diacono. E così Mattia Agostini, 27 anni, originario di Massanzago, in servizio pastorale nelle parrocchie di Scorzè e Cappella di Scorzè.
“Alla Chiesa di Treviso vorrei chiedere di ringraziare di cuore il Signore di questi doni” scrive il Vescovo nel Messaggio per l’occasione pubblicato dal settimanale diocesano, “La Vita del popolo”, ricordando anche il dono di due giovani, Beatrice e Cristina, che hanno fatto la loro prima promessa nelle Discepole del Vangelo, e Maria, che fra qualche giorno consacrerà la sua vita al Signore nel servizio diocesano assieme alle Cooperatrici diocesane.
COMMENTO AL VANGELO
Chi dona con il cuore rende ricca la sua vita.
di E. Rocchi
Chi ama padre o madre, figlio o figlia più di me, non è degno di me. Una pretesa che sembra disumana, a cozzare con la bellezza e la forza degli affetti, che sono la prima felicità di questa vita, la cosa più vicina all’assoluto, quaggiù tra noi. Gesù non illude mai, vuole risposte meditate, mature e libere. Non insegna né il disamore, né una nuova gerarchia di emozioni. Non sottrae amori al cuore affamato dell’uomo, aggiunge invece un “di più”, non limitazione ma potenziamento. Ci nutre di sconfinamenti. Come se dicesse: Tu sai quanto è bello dare e ricevere amore, quanto contano gli affetti dei tuoi cari per poter star bene, ebbene io posso offrirti qualcosa di ancora più bello.
Ci ricorda che per creare la nuova architettura del mondo occorre una passione forte almeno quanto quella della famiglia. È in gioco l’umanità nuova. E così è stato fin dal principio: per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua donna (Gen 2,24). Abbandono, per la fecondità. Padre e madre “amati di meno”, lasciati per un’altra esistenza, è la legge della vita che cresce, si moltiplica e nulla arresta. Seconda esigenza: chi non prende la propria croce e non mi segue. Prima di tutto non identifichiamo, non confondiamo croce con sofferenza. Gesù non vuole che passiamo la vita a soffrire, non desidera crocifissi al suo seguito: uomini, donne, bambini, anziani, tutti inchiodati alle proprie croci. Vuole che seguiamo le sue orme, andando come lui di casa in casa, di volto in volto, di accoglienza in accoglienza, toccando piaghe e spezzando pane. Gente che sappia voler bene, senza mezze misure, senza contare, fino in fondo.
Chi perde la propria vita, la trova. Gioco verbale tra perdere e trovare, un paradosso vitale che è per sei volte sulla bocca di Gesù. Capiamo: perdere non significa lasciarsi sfuggire la vita o smarrirsi, bensì dare via, attivamente. Come si fa con un dono, con un tesoro speso goccia a goccia.
Alla fine, la nostra vita è ricca solo di ciò che abbiamo donato a qualcuno. Per quanto piccolo: chi avrà dato anche solo un bicchiere d’acqua fresca, non perderà la ricompensa. Quale? Dio non ricompensa con cose. Dio non può dare nulla di meno di se stesso. Ricompensa è Lui.
Un bicchiere d’acqua, un niente che anche il più povero può offrire. Ma c’è un colpo d’ala, proprio di Gesù: acqua fresca deve essere, buona per la grande calura, l’acqua migliore che hai, quasi un’acqua affettuosa, con dentro l’eco del cuore. Dare la vita, dare un bicchiere d’acqua fresca, riassume la straordinaria pedagogia di Cristo. Il Vangelo è nella Croce, ma tutto il Vangelo è anche in un bicchiere d’acqua fresca. Con dentro il cuore.
(Letture: 2 Re 4,8–11.14–16; Salmo 88; Romani 6,3–4.8–11; Matteo 10,37–42).