foglietto n. 40/2021
Domenica 26 Settembre 2021
XXVI Domenica del Tempo Ordinario
SCARICA IL FOGLIETTO DEI CANTI DELLA MESSA DELLE 9.30
In questa domenica si celebra la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato; siamo invitati a pregare per le tante persone che lasciano il loto paese per un futuro migliore.
Prenotazione delle Messe per i defunti: in canonica negli orari di apertura e in sacrestia prima e dopo le celebrazioni;
I Vescovi del Triveneto sulla ripresa delle attività pastorali
Sul tema vaccini e certificazione verde i Vescovi hanno riflettuto sulla situazione esistente, segnata da incertezze e speranze, invitano tutti ad un senso di responsabilità, per evitare ogni for-ma di contagio. Condividono quanto espresso dalla Presidenza della Cei, invitando alla vaccinazione in particolare: operatori pastorali coinvolti nelle attività di maggior rischio di contagio: ministri della comunione, persone coinvolte in attività caritative, catechisti, educatori, volontari nelle attività ricreative, coristi e cantori. Sono persone chiamate a rispondere per primi ad un senso di responsabilità per se stessi e per la comunità.
Bambini che frequentano Anno Scolastico 2021 – 2022 nelle nostre Scuole dell’Infanzia:
Iscritti al Nido: a Silvelle n° 38 (su 40 posti) – a S. Ambrogio n° 18 (su 18 posti)
Iscritti alla Scuola dell’Infanzia: a Silvelle n° 63 – a S. Ambrogio n° 43
Appuntamenti della settimana:
* Martedì 28 sett. a Trebaseleghe ore 20.45: Incontro della segreteria della Collabo-razione pastorale;
* In Diocesi: Giovedì 30 sett. ore 20.30 Chiesa di S. Francesco a Treviso: Serata di ante-prima della 35^ Settimana Sociale dei cattolici “Transizioni – La sida della sostenibilità in un mutamento d’epoca”;
Per la catechesi a inizio ottobre ci sarà un Incontro unitario catechiste delle 4 parrocchie a Trebaseleghe in Sala Teatro ore 20.45: * Martedì 5 ottobre Catechiste Classi Medie; * Mercoledì 6 ottobre Catechiste Classi Elementari;
Le settimane successive, sono previsti gli incontri con i genitori dei ragazzi delle nostre parrocchie per presentare il percorso annuale. Invitiamo i ragazzi delle Elementari e Medie alla S. Messa della domenica o al sabato sera, è il primo e più importante incontro di catechesi in parrocchia.
* Incontro Unitario di Preghiera dei Consigli Pastorali delle 7 Parrocchie della nostra Collaborazione di Trebaseleghe e Piombino Dese: Giovedì 7 Ottobre ore 20.30 in Chiesa a Trebaseleghe con la presenza di mons. Mario Salviato (Vicario per la Pastorale);
La Festa paesana 2021 nelle nostre comunità si svolge in queste date:
* Parrocchia di Silvelle – dal 1 al 10 ottobre in due fine settimana, negli spazi esterni in Oratorio e davanti alla Chiesa; (con struttura esterna sul parcheggio davanti alla canonica)
* Parrocchia di S. Ambrogio – Domenica 17 ottobre S. Messa ore 10.00 (viene sospesa quella delle ore 11.00) e benedizione del Teatro ristrutturato e delle Sale per la catechesi;
– dal 23 al 31 ottobre in due fine settimana, negli spazi del nuovo Teatro e attorno alla Chiesa e Parco delle Fontane; (non è previsto lo Stand gastronomico)
COMMENTO AL VANGELO
È di Dio chi regala un sorso di vita
di E. Rocchi
Vangelo di Marco (9,38-48)
Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi. Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa. (…)».
Maestro, quell’uomo non è dei nostri. Quel forestiero che fa miracoli, ma che non è iscritto al gruppo; che migliora la vita delle persone, ma forse è un po’ eretico o troppo libero, viene bloccato. E a capo dell’operazione c’è Giovanni, il discepolo amato, il teologo fine, “il figlio del tuono”’, ma che è ancora figlio di un cuore piccolo, morso dalla gelosia. «Non ti è lecito rendere migliore il mondo se non sei dei nostri!». La forma prima della sostanza, l’iscrizione al gruppo prima del bene, l’idea prima della realtà! Invece Mosè, nella prima lettura, dà una risposta così liberante a chi gli riferisce di due che non sono nell’elenco eppure profetizzano: magari fossero tutti profeti…
La risposta di Gesù, l’uomo senza frontiere, è molto articolata e molto alla Mosè: Lascialo fare! Non tracciare confini. Il nostro scopo non è aumentare il numero di chi ci segue, ma far crescere il bene; aumentare il numero di coloro che, in molti modi diversi, possano fare esperienza del Regno di Dio, che è gioia, libertà e pienezza.
È grande cosa vedere che per Gesù la prova ultima della bontà della fede non sta in una adesione teorica al “nome”, ma nella sua capacità di trasmettere umanità, gioia, salute, vita. Chiunque regala un sorso di vita, è di Dio. Questo ci pone tutti, serenamente e gioiosamente, accanto a tanti uomini e donne, diversamente credenti o non credenti, che però hanno a cuore la vita e si appassionano per essa, che sono capaci di inventarsi miracoli per far nascere un sorriso sul volto di qualcuno. Il vangelo ci chiama a «stare accanto a loro, sognando la vita insieme» (Evangelii gaudium, 74).
Chiunque vi darà un bicchiere d’acqua… non perderà la sua ricompensa.
Un po’ d’acqua, il quasi niente, una cosa così semplice e povera che nessuno ne è privo.
Gesù semplifica la vita: tutto il vangelo in un bicchiere d’acqua. Di fronte all’invasività del male, Gesù conforta: al male opponi il tuo bicchiere d’acqua; e poi fidati: il peggio non prevarrà.
Mosè e Gesù, maestri della fede, ci invitano a non piantare paletti ma ad amare gli orizzonti, a guardare oltre il cortile di casa, a tutto l’accampamento umano, a tutta la strada da percorrere: alzate gli occhi, non vedete quanti semi dello Spirito volano dappertutto? Quante persone lottano per la vita dei fratelli contro i démoni moderni: inquinamento, violenza, fake news, corruzione, economia che uccide? E se anche sono fuori dal nostro accampamento, sono comunque profeti. Sono quelli che ascoltano il grido dei mietitori non pagati (Giacomo 5,4) e ridanno loro parola, perché tutto ciò che riguarda l’avventura umana riguarda noi. Perché tutti sono dei nostri e noi siamo di tutti.