foglietto n. 12/2018
25 Marzo 2018 – Le Palme
PULIZIE
Centro d’ascolto n° 20 di Buranzon Mirella martedì 27 marzo 2018
Centro d’ascolto n° 1-4 di Fardin Roberto e Bertolin Alessandro martedì 3 aprile 2018
Centro d’ascolto n° 2 di Pizzolato Danilo martedì 10 aprile 2018
Centro d’ascolto n° 3 di Barbiero Leonardo martedi 17 aprile 2018
DATA DEI PROSSIMI BATTESIMI: domenica 22 aprile durante la messa delle ore 11 e domenica 20 maggio alle ore 12. Gli incontri di preparazione sono domenica 22 e 29 aprile in Centro Giovanile a Trebaseleghe. Le coppie di genitori interessati prendano contatto con don Federico.
La SETTIMANA SANTA è la settimana più importante per un cristiano in quanto, in particolare durante il triduo, facciamo memoria dell’amore di Dio che Gesù ci ha testimoniato nella sua morte in croce e risurrezione. Aiutiamoci affinché non sia una settimana come tutte le altre, ma come famiglie, giovani, adulti possiamo dare spazio sia per un tempo l’adorazione, e per partecipare alle celebrazioni del giovedì, venerdì e sabato Santo. Ricordo che la celebrazione più importante è la Veglia Pasquale, le messe della domenica di Pasqua sono un prolungamento della celebrazione della risurrezione fatta sabato sera.
Sabato santo dopo la veglia i giovanissimi e giovani di AC invitano a scambiarci gli auguri mangiando una fetta di focaccia e aprendo l’uovo di Pasqua in salone.
I giorni di lunedì 26, martedì 27 marzo e mercoledì 28 si caratterizzano per la proposta dell’Adorazione Eucaristica delle 40 ore, che inizierà alle ore 15.00 per terminare alle ore 20.00, poi il triduo pasquale con le celebrazioni secondo il Calendario riportato nel foglio consegnato alle famiglie.
PROCESSIONE VENERDI’ SANTO 30 marzo 2018. Anche quest’anno le comunità di S. Ambrogio e Silvelle hanno organizzato la Processione del Venerdì Santo per il prossimo 30 marzo. La celebrazione della Via Crucis avrà inizio alle ore 20:00 in Chiesa, da lì si partirà a piedi percorrendo, con delle brevi soste, Via Olmi, Via Bovi e concludendo in località Cascina Cavalli con l’incontro delle due comunità verso le ore 21:30. Per il ritorno sarà messo a disposizione un pullman. La viabilità sarà chiusa al traffico.
SICUREZZA: Tenuto conto che al termine della funzione la strada sarà buia e transitabile dalle auto, per chi decide di ritornare a piedi si raccomanda di osservare le seguenti regole del codice della strada per i pedoni:
– si deve camminare sul margine della strada in senso opposto a quello di marcia dei veicoli,
– si deve camminare su un’unica fila,
– non si deve sostare o indugiare sulla strada,
– si devono indossare indumenti riflettenti (pettorine o giubbini rinfrangenti),
– portare con sè una pila o torcia elettrica.
In caso di maltempo la Via Crucis sarà svolta in Chiesa.
Ringraziamo sin d’ora tutti coloro che si renderanno disponibili per il buon svolgimento della processione.
DOMENICA 1 aprile PASQUA DI RESURREZIONE Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci ed esultiamo
ORE 9.30 S. Messa animata dal coro giovani.
ORE 11.00 S. Messa solenne animata dalla corale.
Lunedì 2 aprile – lunedì DELL’ANGELO S. Messa alle ore 9.30.
BUSTE PARROCCHIALI: sono state raccolte finora 65 buste su 680 distribuite. Ricordo di compiere questo piccolo ma significativo gesto di sostegno per le necessità della comunità
AVVISI DELLA COLLABORAZIONE
ORARIO SS. MESSE NELLE PARROCCHIE DELLA COLLABORAZIONE
CONFESSIONI PER I GIOVANI delle quattro parrocchie Lunedì 26 marzo ore 20.30 in chiesa a S. Ambrogio, con la possibilità di più sacerdoti. Invitiamo i giovani di approfittare di questa opportunità.
COMMENTO AL VANGELO
Guardare la croce con gli occhi del centurione
di E. Rocchi
Gesù entra a Gerusalemme, non solo un evento storico, ma una parabola in azione. Di più: una trappola d’amore perché la città lo accolga, perché io lo accolga. Dio corteggia la sua città, in molti modi. Viene come un re bisognoso, così povero da non possedere neanche la più povera bestia da soma. Un Dio umile che non si impone, non schiaccia, non fa paura. «A un Dio umile non ci si abitua mai» (papa Francesco).
Il Signore ha bisogno, ma lo rimanderà qui subito. Ha bisogno di quel puledro d’asino, di me, ma non mi ruberà la vita; la libera, invece, e la fa diventare il meglio di ciò che può diventare. Aprirà in me spazi al volo e al sogno.
E allora: Benedetto Colui che viene nel nome del Signore. È straordinario poter dire: Dio viene. In questo paese, per queste strade, in ogni casa che sa di pane e di abbracci, Dio viene, eternamente incamminato, viaggiatore dei millenni e dei cuori. E non sta lontano.
La Settimana Santa dispiega, a uno a uno, i giorni del nostro destino; ci vengono incontro lentamente, ognuno generoso di segni, di simboli, di luce. La cosa più bella da fare per viverli bene è stare accanto alla santità profondissima delle lacrime, presso le infinite croci del mondo dove Cristo è ancora crocifisso nei suoi fratelli. Stare accanto, con un gesto di cura, una battaglia per la giustizia, una speranza silenziosa e testarda come il battito del cuore, una lacrima raccolta da un volto.
Gesù entra nella morte perché là è risucchiato ogni figlio della terra. Sale sulla croce per essere con me e come me, perché io possa essere con lui e come lui. Essere in croce è ciò che Dio, nel suo amore, deve all’uomo che è in croce. Perché l’amore conosce molti doveri, ma il primo è di essere con l’amato, stringersi a lui, stringerlo in sé, per poi trascinarlo in alto, fuori dalla morte.
Solo la croce toglie ogni dubbio. Qualsiasi altro gesto ci avrebbe confermato in una falsa idea di Dio. La croce è l’abisso dove un amore eterno penetra nel tempo come una goccia di fuoco, e divampa. L’ha capito per primo un pagano, un centurione esperto di morte: costui era figlio di Dio. Che cosa l’ha conquistato? Non ci sono miracoli, non risurrezioni, solo un uomo appeso nudo nel vento. Ha visto il capovolgimento del mondo, dove la vittoria è sempre stata del più forte, del più armato, del più spietato. Ha visto il supremo potere di Dio che è quello di dare la vita anche a chi dà la morte; il potere di servire non di asservire; di vincere la violenza, ma prendendola su di sé.
Ha visto, sulla collina, che questo mondo porta un altro mondo nel grembo. E il Crocifisso ne possiede la chiave.