S.AMBROGIO di GRION

Avvisi parrocchiali

foglietto n. 25/2021

Domenica 20 Giugno 2021
XII Tempo ordinario

Dio ci salva nella tempesta

LA NOSTRA CHIESA DIOCESA VIVE LE GIOIA DI QUATTRO NUOVI SACERDOTI
Il rito per sabato 26 giugno alle 16.00nel tempio di San Nicolò e in diretta streaming

  Le comunità del Seminario stanno accompagnando quattro diaconi all’ordinazione presbiterale: don Mattia Agostini da Massanzago, don Matteo Bettiol da Casale, don Riccardo Marchiori da Spinea e don Fabio Toscan da Padernello.
Preti nel tempo della rinascita. Questi quattro giovani diventano preti nei primi passi di ripresa dopo le chiusure dovute alla pandemia che ha investito il mondo intero. Per noi cristiani gli eventi della storia non sono ciclici come le stagioni.
Quattro nuovi preti chiamati a camminare nel popolo di Dio, vivendo e servendo la chiesa e il mondo in un tempo di rinascita dall’alto. Questa prospettiva è tutt’altro che deprimente. Alcuni potrebbero dire che questi giovani diventano preti quando “le parrocchie sono in crisi”, “i ragazzi e i giovani sono lontani dalla chiesa”, “i preti in diminuzione”, “cresce la complessità del ministero” e molte altre affermazioni da “profeti di sventura”.
Ma dove è incamminata la storia salvata dal mistero luminoso della pasqua di Gesù? Se è vero che questo è un tempo di “rinascita”, diventare preti in queste circostanze è motivo di grande speranza.

* Gesto di Carità: CESTO della CONDIVISIONE in Chiesa (aiuto alle famiglie del territorio, si portano generi di prima necessità riso, legumi, scatolame) verranno distribuiti al sabato pomeriggio presso il Centro Caritas a Levada;

Appuntamenti della Settimana:
Domenica 20 giugno: ore 10.30 GRUPPO ORATORIO invita le famiglie al CAFFE’ in COMPAGNIA all’esterno dell’Oratorio, con i ragazzi e genitori;
* Lunedì 21 giugno in Oratorio al pomeriggio II^ Settimana del Grest 1^ Elementare – 3^ Media – fino al 3 Luglio con laboratori, giochi e tanto divertimento; i più piccoli si ritrovano in Oratorio, i più grandi invece presso la Cascina Cavalli;
* Venerdì 25 giugno ore 20.45 in Chiesa a S. Ambrogio: Serata per giovani e adulti – “A TAVOLA CON GESU’ per vivere la bellezza di un incontro con la visione di un’opera d’arte;
* Domenica prossima 27 giugno: Giornata per la Carità del Papa, in preparazione alla Festa di San Pietro e Paolo (segno di collaborazione con la missione di Papa Francesco);
Martedì 29 Giugno Festa dei santi Pietro e Paolo S. Messa a San Ambrogio alle ore 19.00

Gruppo Oratorio di S.Ambrogio E STIAMO INSIEME
ritrovo estivo per ragazzi, adolescenti e famiglie nel rispetto delle regole sanitarie

alla sera ore 19.00 – 22.00 è possibile utilizzare il campo da Beach Volley dietro l’Oratorio che è stato realizzato
luogo di divertimento e di ritrovo per ragazzi giovani e adulti che si può usare in tutto il periodo estivo

 

Orario S. MESSE – Estate 2021 da domenica 4 Luglio a domenica 29 Agosto
Messe domenicali ore 9.00 a Silvelle – ore 10.30 a S. Ambrogio
Messe prefestive sabato ore 18.00 a Silvelle – ore 18.30 a S. Ambrogio
Le intenzioni delle messe di domenica già ordinate da tempo, saranno portate tutte sulla messa che sarà celebrata

Messe feriali dal 1° luglio al 27 agosto celebrate alle ore 7.00 
Lunedì e giovedì a Silvelle – Martedì e venerdì a S. Ambrogio, se nel giorno feriale c’è un funerale la Messa viene sospesa
le Messe feriali saranno sospese nelle settimane in cui i sacerdoti sono impegnati nelle attività di gruppo e nei periodi di riposo

COMMENTO AL VANGELO

Dio ci salva non “dalla” ma “nella” tempesta
di E. Rocchi

Vangelo di Marco (4,35-41)

   Venuta la sera, Gesù disse ai suoi discepoli: «Passiamo all’altra riva». E, congedata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano anche altre barche con lui. Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?». Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!». Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?» (…)

Le piccole barche sono al sicuro, ormeggiate nel porto, ma non è per questo che sono state costruite. Sono fatte per navigare, e anche per affrontare burrasche. Noi siamo naviganti su fragili legni nel mare della vita, su gusci di noci. Eppure ci raggiunge la parola di Gesù: passiamo all’altra riva, andiamo oltre. C’è un oltre che abita le cose. Non è nel segno del Vangelo restarsene al sicuro, attraccati alla banchina o fermi all’ancora. Il nostro posto non è nei successi, ma in una barca in mare, mare aperto, dove prima o poi durante la navigazione della vita verranno acque agitate e vento contrario. Vera pedagogia è quella di Gesù: trasmettere non paura la passione per il mare aperto, il desiderio di navigare avanti, la gioia del mare alto e infinito.

Nella breve navigazione Gesù si addormenta, sfinito. Io non so perché si alzano tempeste nella vita. Non lo sanno Luca, Marco, Matteo: raccontano tempeste sempre uguali e tutte senza perché. Vorrei anch’io un cielo sempre sereno e luci chiare a indicare la navigazione, un porto sicuro e vicino. Ma intanto la barca, simbolo di me, della mia vita fragile, della grande comunità, intanto resiste. E non per il morire del vento, non perché finiscono i problemi, ma per il miracolo umile dei rematori che non abbandonano i remi, che sostengono ciascuno la speranza dell’altro.

A noi invece pare di essere abbandonati appena si alza il vento di una malattia, di una crisi familiare, di relazioni che dolgono, di questa pandemia. Ci sentiamo naufraghi in una storia dove Dio sembra dormire, anziché intervenire subito, ai primi segni della fatica, al primo morso della paura, appena il dolore ci artiglia come un predatore

Allora ecco il grido: Non ti importa che moriamo? Eloquenza dei gesti: si destò, minacciò il vento e il mare…, perché sì, mi importa di voi. Mi importano i passeri del cielo e voi valete più di molti passeri; mi importano i gigli del campo e voi siete più belli di tutti i fiori del mondo.

Mi importi al punto che ti ho contato i capelli in capo e tutta la paura che porti nel cuore. E sono con te, a farmi argine al buio, luce nel riflesso più profondo delle tue lacrime. Nelle mie notti Dio è con me; intreccia il suo respiro con il mio, e «non mi salva “dalla” tempesta ma “nella” tempesta. Non protegge dal dolore ma nel dolore. Non salva il Figlio dalla croce ma nella croce» (D. Bonhoeffer). Lui è con noi, a salvarci da tutti i nostri naufragi, è qui da prima del miracolo: è nelle braccia forti degli uomini sui remi; nella presa salda del timoniere; nelle mani che svuotano il fondo della barca. Lui è in tutti coloro che, insieme, compiono i gesti esatti e semplici che proteggono la vita.