foglietto n. 34-35/2017
20 Agosto 2017 – XX Domenica del Tempo ordinario
PULIZIE
Centro d’ascolto n° 1-4 di Fardin Roberto martedì 22 agosto 2017
Centro d’ascolto n° 2 di Pizzolato Danilo martedì 29 agosto 2017
Centro d’ascolto n° 3 di Barbiero Leonardo martedì 5 settembre 2017
Centro d’ascolto n° 5 di Bortolozzo Alba martedì 12 settembre 2017
27 Agosto 2017 – XXI Domenica del Tempo ordinario
PULIZIE
Centro d’ascolto n° 2 di Pizzolato Danilo martedì 29 agosto 2017
Centro d’ascolto n° 3 di Barbiero Leonardo martedì 5 settembre 2017
Centro d’ascolto n° 5 di Bortolozzo Alba martedì 12 settembre 2017
Centro d’ascolto n° 6 di Brianese Stefano martedì 19 settembre 2017
La prossima settimana Don Federico NON è presente in canonica il mercoledì e il sabato.
RIFLESSIONE
IN UN TWEET (messaggio) di ALESSANDRIO D’AVENIA
L’unica maniera che abbiamo per guadagnare tempo non è risparmiarlo, ma è crescere.
Spesso ci illudiamo di avere più tempo quando siamo “liberi”, “in vacanza”, ma scorre via allo stesso modo di quello dedicato al lavoro.
Il tempo si ferma solo quando cresciamo nelle relazioni, in tre direzioni: con Dio, con gli altri, con noi stessi.
Stiamo crescendo?
BATTESIMI
La prossima data è domenica 24 settembre e 15 ottobre alla S. Messa delle ore 11. Le coppie interessate prendano contatto con don Federico.
PEDALATA
Domenica 27 agosto si svolgerà la tradizionale pedalata di S.Ambrogio. Per ulteriori informazioni guardare le locandine nelle bacheche.
AVVISI DELLA COLLABORAZIONE
ORARIO SS. MESSE NELLE PARROCCHIE DELLA COLLABORAZIONE
CORSI PER I FIDANZATI
Sono appese le locandine dei diversi corsi che si tengono nel nostro vicariato, i fidanzati che sono interessati prendano visione per organizzarsi per tempo.
Il primo è previsto a Piombino Dese, da fine settembre e dicembre 2017.
La diocesi, invece, propone il Biennio Fidanzati, un percorso biennale con cadenza mensile per fidanzati che non sono prossimi al matrimonio. Inizio sabato 18 settembre alle 15:30 in Casa Toniolo a Treviso. Info segreteria AC 0422 576878 oppure bienniofidanzati@gmail.com
COMMENTO AL VANGELO
Dio si arrese alla fede indomita di una madre
di E. Rocchi
La donna delle briciole, una madre straniera, intelligente e indomita, che non si arrende ai silenzi e alle risposte brusche di Gesù, è uno dei personaggi più simpatici del Vangelo. E Gesù, uomo di incontri, esce trasformato dall’incontro con lei.
Una donna di un altro paese e di un’altra religione, in un certo senso “converte” Gesù, gli fa cambiare mentalità, lo fa sconfinare oltre Israele, gli apre il cuore alla fame e al dolore di tutti i bambini, che siano d’Israele, di Tiro e Sidone, figli di Raqqa o dei barconi, poco importa: la fame è uguale, il dolore è lo stesso, identico l’amore delle madri. No, dice la donna a Gesù, tu non sei venuto solo per quelli di Israele, ma anche per me, tu sei Pastore di tutto il dolore del mondo.
Anche i discepoli sono coinvolti nell’assedio tenace della donna: Rispondile, così ci lascia in pace. Ma la posizione di Gesù è molto netta e brusca: io sono stato mandato solo per quelli della mia nazione, quelli della mia religione e della mia cultura.
La donna però non si arrende: aiuta me e mia figlia! Gesù replica con una parola ancora più ruvida: Non si toglie il pane ai figli per gettarlo ai cani. I pagani, dai giudei, erano chiamati “cani” e disprezzati come tali.
E qui arriva la risposta geniale della donna: è vero, Signore, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni. È la svolta del racconto. Questa immagine illumina Gesù. Nel regno di Dio, non ci sono figli e no, uomini e cani. Ma solo fame e figli da saziare, e figli sono anche quelli che pregano un altro Dio.
Donna, grande è la tua fede! Lei che non va al tempio, che non conosce la Bibbia, che prega altri dei, per Gesù è donna di grande fede.
La sua grande fede sta nel credere che nel cuore di Dio non ci sono figli e cani, che Lui prova dolore per il dolore di ogni bambino, che la sofferenza di un uomo conta più della sua religione. Lei non conosce la fede dei catechismi, ma possiede quella delle madri che soffrono. Conosce Dio dal di dentro, lo sente all’unisono con il suo cuore di madre, lo sente pulsare nel profondo delle sue piaghe: «è con il cuore che si crede», scrive Paolo (Rm 10,10). Lei sa che Dio è felice quando una madre, qualsiasi madre, abbraccia felice la carne della sua carne, finalmente guarita.
Avvenga per te come desideri. Gesù ribalta la domanda della madre, gliela restituisce: Sei tu e il tuo desiderio che comandate. La tua fede e il tuo desiderio sono come un grembo che partorisce il miracolo.
Matura, in questo racconto, un sogno di mondo da abbracciare: la terra come un’unica grande casa, con una tavola ricca di pane e ricca di figli. E tutti, tutti sono dei nostri.