foglietto n. 43/2021
Domenica 17 Ottobre 2021
XXIX Domenica del Tempo Ordinario
SCARICA IL FOGLIETTO DEI CANTI DELLA MESSA DELLE 9.30
Prenotazione delle Messe per i defunti: in canonica negli orari di apertura e in sacrestia prima e dopo le celebrazioni;
* Sabato 23 ottobre ore 15.30 Oratorio di S. Ambrogio: “CORETTO per RAGAZZI” Canto per bambini e ragazzi dalla 1^ alla 5^ Elementare – (per adesione e info Marco 333 1439585)
Gesto di Carità: CESTO della CONDIVISIONE in Chiesa (aiuto alle famiglie del territorio, con la raccolta generi alimentari) per Centro Caritas a Levada, aperto il sabato
Appuntamenti della settimana:
Domenica 17 ottobre a S. Ambrogio S. Messa ore 10.00: (sospesa Messa ore 11.00): Benedizione del Teatro ristrutturato e delle Aule per la catechesi e le associazioni, motivo per ringraziare il Signore per le persone che hanno dato il loro prezioso contributo per rendere bello e accogliente il Teatro e offrire alla comunità un luogo di ritrovo e di incontro.
* Oggi pomeriggio ore 16.00 a Treviso – Chiesa di San Nicolò: Celebrazione diocesana per l’avvio del Sinodo dei Vescovi (con la presenza dei sacerdoti e di 3 rappresentanti delle Collaborazioni pastorali) cammino che coinvolgerà tutta la Chiesa italiana
* Mercoledì 20 ottobre ore 20.45 in Sala Teatro di S. Ambrogio: Incontro del Consiglio Pastorale parrocchiale;
Per la catechesi a S. Ambrogio in settimana Incontro genitori dei ragazzi in Sala Teatro:
* Giovedì 21 ottobre ore 20.30 gruppi 4^ – 5^ elementare;
* Venerdì 22 ottobre ore 20.30 gruppi 1^ – 2^ – 3^ media;
* Sabato 23 ottobre ore 9.30 gruppi 2^- 3^ elementare;
COMMENTO AL VANGELO
Così Gesù ci spiazza: sono venuto per servire
di E. Rocchi
Vangelo di Marco (10,35-45)
Si avvicinarono a Gesù Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedeo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra».[…]
Tra voi non è così! Bellissima espressione che mette a fuoco la differenza cristiana. Gli altri dominano, non così tra voi. Voi vi metterete a fianco delle persone, o ai loro piedi, e non al di sopra. Gli altri opprimono. Voi invece solleverete le persone, le tirerete su per un’altra luce, altro sole, altro respiro. La storia gloriosa di ciascuno non è scritta da chi ha avuto la capacità di dominarci, ma da chi ha avuto l’arte di amarci: gloria della vita. Sono venuto per dare la mia vita in riscatto per la moltitudine…
Gesù riscatta l’umano, ridipinge l’icona di cosa sia la persona, cosa sia vita e cosa no, tira fuori un tesoro di luce, di sole, di bellezza da ciascuno. Libera il volto nuovo dell’umanità, riscatta l’umano dagli artigli del disumano; riscatta il cuore dell’uomo dal potere mortifero della indifferenza. Gesù è il guaritore del peccato del mondo, che ha un solo nome: disamore. Giacomo e Giovanni, i “figli del tuono”, gli avevano chiesto, con quel tono da bambini: Vogliamo che tu ci faccia quello che vogliamo noi…
Gli altri apostoli si indignano, lo fanno per rivalità, per gelosia, perché i due fratelli hanno tentato di manipolare la comunità. Ma Gesù non li segue, va avanti, salva la domanda dei due e anche l’indignazione degli altri: Li chiama a sé, nell’intimità, cuore a cuore, e spiega, argomenta. Perché dietro ad ogni desiderio umano, anche i più storti, c’è sempre una matrice buona, un desiderio di vita, di bellezza, di armonia. Ogni desiderio umano ha sempre dietro una parte sana, piccolissima magari. Ma quella è la parte da non perdere. Gli uomini non sono cattivi, sono fragili e si sbagliano facilmente. «Anche il peccato è spesso un modo sbagliato per cercarti» (D. M. Turoldo).
L’ultima frase del Vangelo è di capitale importanza: Sono venuto per servire. La più spiazzante autodefinizione di Gesù. La più rivoluzionaria e contromano. Ma che illumina di colpo il cuore di Dio, il senso della vita di Cristo, e quindi della vita di ogni uomo e ogni donna. Un Dio che, mentre nel nostro immaginario è onnipotente, nella sua rivelazione è servo. Da onnipotente a servo. Novità assoluta.
Perché Dio ci ha creati? Molti ricordiamo la risposta del catechismo: Per conoscere, amare e servire Dio in questa vita, e goderlo nell’altra. Gesù capovolge la prospettiva, le dà una bellezza e una profondità che stordiscono: siamo stati creati per essere amati e serviti da Dio, qui e per sempre. Dio esiste per te, per amarti e servirti, dare per te la sua vita, per essere sorpreso da noi, da questi imprevedibili, liberi, splendidi, creativi e fragili figli. Dio considera ogni figlio più importanti di se stesso.