foglietto n. 15/2018
15 Aprile 2018 – III Domenica di Pasqua
PULIZIE
Centro d’ascolto n° 3 di Barbiero Leonardo martedi 17 aprile 2018
Centro d’ascolto n° 5 di Bortolozzo Alba martedi 24 aprile 2018
Centro d’ascolto n° 6 di Brianese Stefano mercoledi 2 maggio 2018
S.CRESIMA Sabato 14 aprile hanno ricevuto il dono della cresima 18 ragazzi di seconda media:
Alessandro Alice, Basso Marina, Betteto Giulia, Betteto Laura, Betteto Sofia, Casarin Riccardo, Donà Giacomo, Gatti Elia, Giuriato Ilenia, Kurti Gioele, Oliveri Anita, Pesce Irene, Pesce Michael, Pesce Thomas, Rinaldo Vanessa, Sottana Valentina, Vedovato Martina, Zambianchi Eleonora.
VOLTA LA CARTA Il gruppo oratorio organizza per domenica 15 alle ore 15.00 il “Volta La Carta” torneo libero di giochi a carte: Burraco, Briscola, Scala 40, Uno. Aperto a grandi e piccoli. Venite!
CACCIA AL DOBLONE Il gruppo oratorio organizza per mercoledì 25 Aprile il “Caccia Al Doblone”: Gioco a squadre per le vie di S. Ambrogio alla ricerca dei dobloni d’oro accuratamente nascosti per vincere la chiave che aprirà il grande forziere del pirata Barbagianni!
Si inizia al mattino ore 10.00 e per chi desidera tutti insieme pranzo al sacco nella zona oratorio e a seguire giochi liberi.
Vi aspettiamo
BATTESIMI: domenica 22 aprile durante la messa delle ore 11 ci sarà il battesimo di Basso Tommaso di Andrea e Tonon Teresa.
Prossima domenica: 20 maggio alle ore 12. Gli incontri di preparazione sono domenica 22 e 29 aprile in Centro Giovanile a Trebaseleghe. Le coppie di genitori interessati prendano contatto con don Federico.
MESSA IN SUFFRAGIO Venerdì 20 aprile alle ore 19 in Chiesa ci sarà una messa per Pastrello Alessandro ordinata dagli amici del Cod Filo di Trebaseleghe che saranno presenti alla celebrazione.
In questo tempo di Pasqua si celebra la gratuità dell’amore di Dio attraverso i sacramenti e alcune tappe:
– Domenica 22 aprile alla messa delle 9.30 a S. Ambrogio Comunione di Maturità dei ragazzi di terza media delle tre parrocchie. Poi continueranno la festa negli ambienti parrocchiali.
– Domenica 22 aprile alle ore 17 in chiesa benedizione dei bambini battezzati nell’ultimo anno nelle quattro parrocchie della collaborazione.
– Domenica 6 maggio alla messa delle 11.00 prima comunione di 20 bambini di quarta elementare.
– Domenica 20 maggio alla messa delle ore 11.00 invitiamo gli ammalati e anziani per ricevere il sacramento dell’unzione degli infermi.
– Domenica 10 giugno alle ore 11.00 s. messa con le coppie che festeggiano il loro giubileo di matrimonio.
AVVISI DELLA COLLABORAZIONE
ORARIO SS. MESSE NELLE PARROCCHIE DELLA COLLABORAZIONE
INCONTRO GENITORI di prima media delle quattro parrocchie Mercoledì 18 aprile ore 20.45 in Centro Giovanile a Trebaseleghe. Tema: ascolto attivo e guidato di un passo del vangelo, e informazioni sull’uscita cresimandi di Giugno.
GITA STORICO-CULTURALE L’associazione combattenti di Trebaseleghe organizza per sabato 5 maggio una gita storico culturale alla citta di Gorizia, al Sacrario di Oslavia e al Santuario di Castelmonte. Per informazioni e prenotazioni chiamare Silvio Cian entro il 25 aprile al numero 342 0699910.
SOGGIORNI ESTIVI: l’Amministrazione Comunale, con il comune di Piombino Dese promuove anche per il 2018 i SOGGIORNI CLIMATICI ESTIVI MARINI E MONTANI per la terza età. Le adesioni vanno consegnate presso il Municipio di Piombino Dese – Ufficio Assistenza Sociale c/o Villa Fantin dal 09 al 21 aprile 2018.
COMMENTO AL VANGELO
Testimoni del Risorto con lo stupore dei bambini
di E. Rocchi
Non sappiamo dove sia Emmaus, quel nome è un simbolo di tutte le nostre strade, quando qualcosa sembra finire, e si torna a casa, con le
macerie dei sogni. Due discepoli, una coppia, forse un uomo e una donna, marito e moglie, una famigliola, due come noi: «Lo riconobbero allo spezzare del pane», allo spezzare qualcosa di proprio per gli altri, perché questo è il cuore del Vangelo. Spezzare il pane o il tempo o un vaso di profumo, come a Betania, e poi condividere cammino e speranza.
È cambiato il cuore dei due e cambia la strada: «Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme». L’esilio triste diventa corsa gioiosa, non c’è più notte né stanchezza né città nemica, il cuore è acceso, gli occhi vedono, la vita è fiamma. Non patiscono più la strada: la respirano, respirando Cristo. Diventano profeti. Stanno ancora parlando e Gesù di persona apparve in mezzo a loro, e disse: Pace a voi. Lo incontri e subito sei chiamato alla serenità: è un Signore che bussa alla mia vita, entra nella mia casa, e il suo saluto è un dono buono, porta pace, pace con me stesso, pace con chi è vicino e chi è lontano. Gesù appare come un amico sorridente, a braccia aperte, che ti accoglie con questo regalo: c’è pace per te. Mi colpisce il lamento di Gesù «Non sono un fantasma» umanissimo lamento, c’è dentro il suo desiderio di essere accolto come un amico che torna da lontano, da stringere con slancio, da abbracciare con gioia. Non puoi amare un fantasma. E pronuncia, per sciogliere dubbi e paure, i verbi più semplici e più familiari: «Guardate, toccate, mangiamo insieme!» gli apostoli si arrendono ad una porzione di pesce arrostito, al più familiare dei segni, al più umano dei bisogni.
Lo conoscevano bene, Gesù, dopo tre anni di strade, di olivi, di pesci, di villaggi, di occhi negli occhi, eppure non lo riconoscono. E mi consola la fatica dei discepoli a credere. È la garanzia che la Risurrezione di Gesù non è un’ipotesi consolatoria inventata da loro, ma qualcosa che li ha spiazzati.
Il ruolo dei discepoli è aprirsi, non vergognarsi della loro fede lenta, ma aprirsi con tutti i sensi ad un gesto potente, una presenza amica, uno stupore improvviso.
E conclude oggi il Vangelo: di me voi siete testimoni. Non predicatori, ma testimoni, è un’altra cosa. Con la semplicità di bambini che hanno una bella notizia da dare, e non ce la fanno a tacere, e gli fiorisce dagli occhi. La bella notizia: Gesù non è un fantasma, è potenza di vita; mi avvolge di pace, di perdono, di risurrezione. Vive in me, piange le mie lacrime e sorride come nessuno. Talvolta vive “al posto mio” e cose più grandi di me mi accadono, e tutto si fa più umano e più vivo.