foglietto n. 15/2025
Domenica 13 aprile 2025
Domenica delle Palme
NUOVI ORARI DELLE S.MESSE In chiesa è disponibile il comunicato da parte dei Consigli Pastorali Parrocchiali riguardo al riordinamento degli orari delle celebrazioni eucaristiche feriali e festive nelle parrocchie del territorio comunale di Trebaseleghe, in vigore dal prossimo 5 maggio. Aiutiamoci ad accogliere con serenità e disponibilità quanto i Consigli Pastorali hanno pensato e proposto in una riflessione a fronte della nuova situazione di diminuzione del numero di sacerdoti e del nuovo contesto di collaborazione tra parrocchie. Affidiamo al Signore anche questo passaggio nella vita delle nostre parrocchie e ringraziamolo per la possibilità che ancora abbiamo di celebrare la Pasqua di Gesù nella S.Messa feriale e festiva. Don Rolando e i consiglieri sono a disposizione per eventuali chiarimenti a riguardo delle scelte fatte per il nuovo schema orario: approfittiamone per camminare insieme.
SILVELLE: Sabato pomeriggio in oratorio dalle ore 16.00 alle 17.00 sono invitati i bambini e ragazzi che vorranno entrare a far parte del coro Gruppo Canto PZ.
INCONTRO CONVIVIALE AC ADULTI S.AMBROGIO domenica 13/04 alle ore 18.30.
“RI…TOMBOLATA DI PRIMAVERA”: il Gruppo Oratorio di S.Ambrogio organizza una speciale tombolata dai ricchi premi SABATO 12 APRILE, in sala teatro alle ore 20.30. Siete tutti invitati, senza limiti di età e fortuna!
FESTA DELLA DIVINA MISERICORDIA
Sarà data solennità alla domenica 27 aprile con una celebrazione alle ore 15.00 nella Chiesa Parrocchiale di Trebaseleghe.
▶ Benedizione icona di “Gesù misericordioso” e delle icone private (che si possono portare appresso);
▶ preghiera comunitaria solenne della “Coroncina”;
▶ adorazione eucaristica con preghiere di intercessione per i sofferenti nello spirito e nel corpo;
▶ passaggio del Santissimo Sacramento e solenne benedizione eucaristica.
▶ preghiera per invocare la pace;
* Per far sì che i fedeli vivano con intensa pietà questa celebrazione, lo stesso Sommo Pontefice Giovanni Paolo II ha stabilito che la predetta domenica sia arricchita dell’Indulgenza plenaria (alle consuete condizioni).
LA SETTIMANA IN CUI STARE VICINO ALLE FERITE DI GESÙ
La Settimana Santa dispiega, a uno a uno, i giorni del nostro destino; ci vengono incontro lentamente, ognuno generoso di segni, di simboli, di luce. In questa settimana, il ritmo dell’anno liturgico rallenta, possiamo seguire Gesù giorno per giorno, quasi ora per ora. La cosa più santa che possiamo fare è stare con lui: «uomini e donne vanno a Dio nella loro sofferenza, piangono per aiuto, chiedono pane e conforto. Così fan tutti, tutti. I cristiani invece stanno vicino a Dio nella sua sofferenza» (Bonhoffer). Stanno vicino a un Dio che sulla croce non è più “l’onnipotente” dei nostri desideri infantili, il salvagente nei nostri naufragi, ma è il Tutto-abbracciante, l’Onni-amante cha fa naufragio nella tempesta perfetta dell’amore per noi.
Sono giorni per stare vicino a Dio nella sua sofferenza: la passione di Cristo si consuma ancora, in diretta, nelle infinite croci del mondo, dove noi possiamo stare accanto ai crocifissi della storia, lasciarci ferire dalle loro ferite, provare dolore per il dolore della terra, di Dio, dell’uomo, patire e portare conforto.
La croce disorienta, ma se persisto a restarle accanto come le donne, a guardarla come il centurione, esperto di morte, di certo non capirò tutto, ma una cosa sì, che lì, in quella morte, è il primo vagito di un mondo nuovo.
Cosa ha visto il centurione per pronunciare lui, pagano, il primo compiuto atto di fede cristiano: “era il Figlio di Dio”? Ha visto un Dio che ama da morire, da morirci. La fede cristiana poggia sulla cosa più bella del mondo: un atto d’amore perfetto. Ha visto il capovolgimento del mondo; Dio che dà la vita anche a chi gli dà la morte; il cui potere è servire anziché asservire; vincere la violenza non con un di più di violenza, ma prendendola su di sé.
La croce è l’immagine più pura, più alta, più bella che Dio ha dato di se stesso. Sono i giorni che lo rivelano: “per sapere chi sia Dio devo solo inginocchiarmi ai piedi della Croce”(K. Rahner).