foglietto n. 2/2021
Domenica 10 Gennaio 2021 – Battesimo del Signore
Gesù inizia la sua missione sulle rive del fiume Giordano
Vangelo di Marco (1,7-11)
In quel tempo, Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo». Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba.
In ascolto della Parola
Sulle rive del Giordano, il Padre presenta Gesù al mondo, lo strappa all’anonimato dei trent’anni. Venne una voce dal cielo e disse: “Tu sei il Figlio mio, l’amato, il mio compiacimento”.
Tre parole potenti, ma primo viene il tu, la parola più importante del cosmo. Un io si rivolge a un tu. Il cielo non è vuoto, non è muto. E parla con le parole proprie di una nascita. Figlio è la prima parola, un termine potente per il cuore. E per la fede. Vertice della storia umana. Dio genera figli di Dio, genera figli secondo la propria specie.
E i generati, io e tu, tutti abbiamo una sorgente nel cielo, il cromosoma divino in noi. Seconda parola: il mio nome non è solo figlio, ma amato. Lo sono da subito, da prima che io faccia qualsiasi cosa, prima che io risponda. Per quello che sono, così come sono, io sono amato. E che io sia amato dipende da lui, non dipende da me.
La terza parola: in te ho posto il mio compiacimento. La Voce grida dall’alto del cielo, grida sul mondo e in mezzo al cuore, la gioia di Dio: è bello stare con te. Ti amo, figlio, e mi piaci. Sono contento di te. Prima che tu mi dica sì, prima ancora che tu apra il cuore, tu mi dai gioia, sei bello, un prodigio che guarda e respira e ama e si incanta. Ma che gioia posso dare a Dio, io con la mia vita accidentata e distratta, io che ho così poco da restituire? Con tutte le volte che mi dimentico di Lui? Eppure quelle tre parole sono per me, lampada ai miei passi, lume acceso sul mio sentiero: figlio, amato, gioia mia.
Il Vescovo alla Messa dei popoli: “Il Signore è presente nella vita e nella storia”
Nel giorno Epifania una celebrazione ricca di colori, di canti, di letture e preghiere in molte lingue diverse.
“Ispiriamoci ai Magi – l’invito del Vescovo -. Rimettiamoci in cammino, lasciandoci guidare dalla stella che è l’essere appassionati della vita e del bene dei fratelli e delle sorelle”, imparando da Maria e Giuseppe “a prenderci cura gli uni degli altri. Adoriamo, dimentichiamo noi stessi e facciamo spazio a Lui: ci farà vedere il suo volto in tanti volti, il suo pianto in tante lacrime, la sua gioia in tanti sorrisi di chi si sarà sentito amato da noi. E portiamo doni. Condividiamo la nostra vita, il nostro tempo, le nostre risorse, le nostre capacità, i nostri beni”. “Saremo noi la risposta alla domanda dei Magi (“Dov’è il re dei Giudei?”). Noi nella bellezza e nella ricchezza delle nostre differenze, dei nostri molteplici doni, dei colori infiniti dei nostri desideri di gioia e di pace. Noi tutti insieme, una comunità cristiana unita, che non fa differenza di provenienza geografica e culturale, ma che manifesta nei fatti che i legami in Cristo sono più forti di qualunque distanza e nella quale proprio chi è costretto a vivere lontano da casa deve a maggior ragione sentirsi a casa, essere accolto e valorizzato, fratello e sorella in una famiglia unita”.
ACCESSO ALLA CHIESA PER CELEBRAZIONI: igienizzarsi le mani, sedersi sui posti indicati, tenere la mascherina per tutta la celebrazione
Ricordiamo ai ragazzi e alle famiglie di riportare in chiesa entro fine gennaio il salvadanaio con le offerte per i bambini poveri delle missioni, gesto di aiuto e di generosità.
In questa settimana è tornata alla Casa del Padre: Mason Ofelia, affidiamo questa sorella all’abbraccio misericordioso del Padre
Animazione della Carità verso i poveri delle nostre parrocchie
Continua con impegno il servizio di distribuzione della “borsa spesa” tutti i sabati pomeriggio dalle 14.30 alle 16.30 a Levada; attualmente sono circa 70 le famiglie che chiedono questo aiuto concreto. E’ molto importante la rete creata con gli Assessori al sociale e gli Assistenti sociali dei Comuni di Piombino Dese e Trebaseleghe
* Centro di Ascolto con sede a Levada tel. 366 4917663 (servizio di sostegno e accompagnamento alle persone e alle famiglie);
* Raccolta dei generi alimentari – CESTO della CONDIVISIONE, si trova in Chiesa (aiuto concreto alle famiglie del territorio, si possono portare generi di prima necessità);
ISCRIZIONI SCUOLA DELL’INFANZIA/NIDO ANNO SCOLASTICO 2021/22
RITIRO MODULI:
Per chi sta già frequentando la struttura: verranno consegnati a scuola/nido
Nuovi iscritti: da Lunedì 18 Gennaio 2021 possono scaricarli dal sito della scuola: https://scuole.fismpadova.it/santambrogiotrebaseleghe/documenti-e-risorse/
EFFETTUARE L’ISCRIZIONE CONSEGNANDO I MODULI E PAGANDO LA QUOTA DI ISCRIZIONE
Per chi sta già frequentando la struttura: da Lunedì 11 Gennaio 2021 a Venerdì 15 Gennaio 2021 ponendo l’iscrizione dentro ad una busta trasparente e lasciandola alle educatrici/insegnanti in orario di accoglienza e uscita.
Per i nuovi iscritti: previa comunicazione telefonica, i moduli scaricati e compilati unitamente alla quota di iscrizione (pagata tramite bonifico bancario) dovranno essere portati a scuola dalle 08:30 alle 11:30 e dalle 13:00 alle 14:00, depositato in una scatola posta all’ingresso e controllati istantaneamente dalla direzione che rilascerà al momento la ricevuta.
Per eventuali dubbi i recapiti telefonici sono:
– SANT’AMBROGIO “SCUOLA DELL’INFANZIA MARIA IMMACOLATA E NIDO INTEGRATO IL GIROTONDO” 049-9378194
– SILVELLE “CENTRO INFANZIA SAN MARTINO” 049-9387793
CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE Martedì 18 gennaio ore 20.00 in Canonica
VITA PARROCCHIALE don Maurizio, è presente in alcuni giorni:
S. Ambrogio: Martedì e Venerdì ore 9.00 – 11.30 Sabato ore 8.30 – 10.00
Silvelle: al giovedì ore 15.00 – 18.00 Sabato ore 10.30 – 12.00
Appuntamenti della Settimana – parrocchie S.Ambrogio e Silvelle:
* Martedì 12 gennaio ore 18.30 Canonica S. Ambrogio: Incontro catechiste di 3^- 4^ Elementare;
* Mercoledì 13 gennaio ore 18.30 Canonica S. Ambrogio: Incontro catechiste di 5^ Elementare;
* Mercoledì 13 gennaio ore 20.00 in Chiesa a S. Ambrogio: Incontro di verifica e programmazione con i volontari del servizio d’ordine che in questi mesi hanno svolto questo compito durate le celebrazioni nelle nostre chiese (fare il possibile per essere presenti);
* Giovedì 14 gennaio ore 18.30 Canonica Silvelle: Incontro delle catechiste di 1^- 2^ Media;
Catechesi in parrocchia S. Ambrogio anno 2020 – 2021 per presentare il percorso di catechesi con i ragazzi e le loro famiglie
* Gruppi 3^ – 4^ – 5^ Elementare, Incontro dei genitori: Sabato 16 gennaio ore 10.30 Chiesa S. Ambrogio;
* Gruppi 1^ – 2^ Media, Incontro dei genitori: Domenica 17 gennaio ore 16.00 Chiesa S. Ambrogio;
* Gruppo 2^ elementare Incontro genitori e ragazzi: Sabato 23 gennaio ore 10.00 in canonica S. Ambrogio
VISITA AGLI AMMALATI nelle case, don Maurizio inizierà da Lunedì 18 gennaio l’incontro con queste persone, se ci fossero altri anziani e persone ammalate che chiedono la sua presenza, basta avvisarlo telefonicamente.
PERCORSO DI PREPARAZIONE AL SACRAMENTO DEL MATRIMONIO Dal 21 febbraio al 9 maggio anno 2021 Informazioni e iscrizioni canonica di Trebaseleghe don Rolando 049 9385064 – entro il 23 gennaio 2021.
COMMENTO AL VANGELO
Un amore così grande che squarcia anche i cieli
di E. Rocchi
Sulle rive del Giordano, il Padre presenta Gesù al mondo, lo strappa all’anonimato dei trent’anni. Gesù non aveva alcun bisogno di farsi battezzare, è come se avesse lui invece battezzato il Giordano, santificato per contatto la creatura dell’acqua. Lo sa e lo ripete il celebrante nella preghiera eucaristica terza: «Tu che fai vivere e santifichi l’universo». Straordinaria teologia della creazione: Tu che non solo dai vita all’uomo ma all’universo intero; non solo dai vita alle cose, ma le rendi sante! Santità del cielo, dell’acqua, della terra, delle stelle, del filo d’erba, del creato… «E subito, uscendo dall’acqua vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba». Sento tutta la bellezza e la potenza del verbo: si squarciano i cieli, come per un amore incontenibile; si lacerano, si strappano sotto la pressione di Dio, sotto l’urgenza di Adamo e dei poveri. Si spalancano come le braccia dell’amata per l’amato. Da questo cielo aperto e sonante di vita viene, come colomba, il respiro di Dio.
Una danza dello Spirito sull’acqua è il primo movimento della Bibbia (Gen 1,2). Una danza nelle acque del grembo materno è il primo movimento di ogni figlio della terra. Una colomba che danza sul fiume è l’inizio della vita pubblica di Gesù. Venne una voce dal cielo e disse: “Tu sei il Figlio mio, l’amato, il mio compiacimento”.
Tre parole potenti, ma primo viene il tu, la parola più importante del cosmo. Un io si rivolge a un tu. Il cielo non è vuoto, non è muto. E parla con le parole proprie di una nascita. Figlio è la prima parola, un termine potente per il cuore. E per la fede. Vertice della storia umana. Dio genera figli di Dio, genera figli secondo la propria specie. E i generati, io e tu, tutti abbiamo una sorgente nel cielo, il cromosoma divino in noi.
Seconda parola: il mio nome non è solo figlio, ma amato. Lo sono da subito, da prima che io faccia qualsiasi cosa, prima che io risponda. Per quello che sono, così come sono, io sono amato. E che io sia amato dipende da lui, non dipende da me.
La terza parola: in te ho posto il mio compiacimento. La Voce grida dall’alto del cielo, grida sul mondo e in mezzo al cuore, la gioia di Dio: è bello stare con te. Ti amo, figlio, e mi piaci. Sono contento di te. Prima che tu mi dica sì, prima ancora che tu apra il cuore, tu mi dai gioia, sei bello, un prodigio che guarda e respira e ama e si incanta. Ma che gioia posso dare a Dio, io con la mia vita accidentata e distratta, io che ho così poco da restituire? Con tutte le volte che mi dimentico di Lui? Eppure quelle tre parole sono per me, lampada ai miei passi, lume acceso sul mio sentiero: figlio, amato, gioia mia.