S.AMBROGIO di GRION

Avvisi parrocchiali

E’ una espressione di un bambino della scuola materna che dice una grande scoperta,  frutto di una esperienza.

In questa espressione si intuisce che il bambino ha capito la pasqua: è quel passaggio dal buio della morte alla luce.

“Adesso che sono uscito sono risorto”.

Uscito da dove? Da quale buio?

L’esperienza del sepolcro è l’esperienza della morte, della paura della morte, si cerca di evitarla, non farla vedere. E’ l’esperienza del buio e del freddo di nostre certe situazioni e relazioni… Non è facile abitare il proprio buio, il proprio freddo, non è facile accettare che ci sia nella nostra vita.

Ma è forte perché dopo la morte di Gesù le donne vanno al sepolcro perché sanno che lì c’è lui.

Il sepolcro è abitato, non è più un luogo di buio, di paura di essere soli, di freddo. Il sepolcro è stato abitato dal risorto. Gesù nel dono totale di sé ha abitato i nostri sepolcri, la nostra morte interiore e, abitandola, Dio Padre ha portato la luce della vita, della trasformazione.

Il sepolcro è vuoto, bello adesso che sono uscito sono risorto. Chi ha fatto uscire Gesù è la potenza dell’amore del Padre, potenza che è più forte della morte, della chiusura dell’isolamento.

Gesù abita il nostro buio…

In questo triduo ci siamo fidati di entrare con Lui nel nostro buio, sepolcro, nel nostro freddo, paura per scoprire ancora una volta che lì non è finito tutto, ma scoprirci abitati, non soli. Abitati dalla sua presenza che ha condiviso tutto ciò, ecco LE FERITE che diventano feritoie di luce.

E perché ha abitato il nostro buio, possiamo uscire.

Siamo usciti o siamo ancora dentro ai sepolcri, che sono quella rassegnazione, quel fatalismo, negatività che non cambia niente…

ADESSO CHE SONO USCITO SONO RISORTO, è il scoprirci abitati che ci fa uscire dall’isolamento della morte, dal sepolcro. La Pasqua non è più il buio, guardiamo la nostra vita a partire da questa luce. E’ imparare a vedere le tracce del risorto nel suo corpo che siamo noi.

Il sorgere del sole è forte perché la luce scaccia le tenebre, facciamo spazio alla luce di Cristo risorto in noi… Luce dei gesti di vita, di ripartenza, di cura che hanno il sapore della gioia vera.