S.AMBROGIO di GRION

Avvisi parrocchiali

La festa di oggi è un’occasione per fermarci e contemplare un dono ricevuto magari da tanti anni, il nostro battesimo.

Se dovessi raccontare ad una persona che non sa niente del battesimo da dove partirei?

Essere battezzato io lo sintetizzo con l’aver fatto in questi anni l’esperienza della gratuità dell’amore di Dio per me. Una gratuità sentita viva nella mia pelle, dentro la mia storia attraverso le persone, la comunità dove ho vissuto e vivo.

E’ aver fatto esperienza dei cieli aperti, non più un Dio per sentito dire, imparato sui libri, ma un Dio che si è fatto volto amico, mano tesa, ascolto gratuito, vicinanza certa.

Tu sei il figlio mio, l’amato, in te ho posto il mio compiacimento.

Il battesimo è poter fare esperienza che Dio c’è, attraverso il volto del fratello, della comunità, non si allontana, nonostante tu abbia sbagliato, abbia ferito l’altro, o deluso.

E’ la tremenda vertigine della gratuità immeritata ma che è capace di far scaturire vita in te e poi attorno a te.

Gesù per primo non disdegna di mettersi in fila con i peccatori, essere al mio fianco, per dirci con il suo modo di fare che nessuna persona è perduta, che proprio la dove ti trovi anche a causa dei tuoi sbagli puoi sempre ripartire.

Sei il mio compiacimento, cioè in te io trovo piacere, è bello stare con te, tu figlio mi piaci, eppure io che magari me ne sono andato, o l’ho tradito.

Guardando a Gesù che esce dall’acqua al suo modo di vivere in mezzo alla gente ricordiamoci che siamo figli amati sempre.

Guardando a lui vediamo cosa significa essere figli, in ascolto, in obbedienza alla volontà del Padre, chiederci Signore qual è la tua volontà dentro questa situazione? Cosa significa vivermi da figlio amato?

Quando ci lasciamo guidare dallo Spirito Santo, manifestiamo la nostra divinità, proprio rivivendo quei gesti umani che portano vita.

Il battesimo ci fa comunità, persone amate tutte gratuitamente da Dio, attraverso Gesù. Chi è il più bravo, chi non sbaglia mai? No, ma invece chi si fida di più, chi non ha paura di accogliere questo amore sempre, chi ha l’umiltà di dire sì ho sbagliato, aiutami Signore.

La comunità è il luogo dove il battesimo si dovrebbe vedere nei gesti quotidiani di aiuto, sostegno, di ascolto, di correzione per il bene dell’altro…

E’ vivere la dimensione del servo, non spezzerà una canna incrinata, non spegnerà uno stoppino della fiamma smorta…tu apra gli occhi ai ciechi, farà uscire dalla reclusione coloro che abitano nelle tenebre…

Ecco una comunità viva, che testimonia i cieli aperti, un Dio nelle fibre della carne umana.