foglietto n. 15/2022
Domenica 10 Aprile 2022
Domenica delle Palme e della Passione
SCARICA IL FOGLIETTO DEI CANTI DELLA MESSA DELLE 9.30
Prenotazione delle Messe per i defunti: in canonica e in sacrestia prima e dopo le celebrazioni
Regole per le celebrazioni comunitarie nelle chiese dal 1 di Aprile
Le prescrizioni del Vescovo in seguito al Decreto post emergenza, prevedono alcune attenzioni:
* è sempre obbligatoria la mascherina nei luoghi di culto al chiuso fino al 30 aprile;
* l’igienizzazione delle mani all’ingresso e la Comunione sulla mano;
* la distanza tra le persone viene ridotta e la capienza in chiesa torna al 100%;
* si può tornare a ricevere la Comunione uscendo dal proprio banco, mettendosi in processione;
i fedeli sono invitati a partecipare in presenza alle celebrazioni della Settimana Santa
Colletta Missionaria di Quaresima “Un Pane per amor di Dio” – si può lasciare l’offerta nell’elemosiniere in centro alla chiesa – segno concreto di aiuto ai fratelli e sorelle più poveri
Appuntamenti della settimana e Avvisi pastorali
Domenica delle Palme – 10 Aprile all’inizio delle Messe benedizione dell’ulivo – ore 9.30 S. Messa con i ragazzi del catechismo, dell’Azione Cattolica e le famiglie; al pomeriggio ore 16.00 a Trebaseleghe: Adorazione Eucaristica e Confessioni fino alle ore 18.45;
Apertura Bar dell’Oratorio: al mattino ore 10.15 – 12.30 al pomeriggio ore 15.00 – 18.00
Estrazione della Lotteria di Pasqua “Uova di cioccolato” dopo la Messa delle 9.30 all’ingresso del Teatro
VENDITA DOLCI PRO ASILO Sabato 9 e domenica 10 aprile, dopo le sante messe, ci sarà la vendita dei dolci organizzata dai genitori della scuola materna.
È un modo per finanziare le diverse attività proposte, i bambini della scuola dell’infanzia e del nido vi ringraziano già per la vostra partecipazione!
Emergenza profughi per la guerra in Ucraina
* Le amministrazioni di Trebaseleghe e Piombino, insieme con le parrocchie e la Caritas, invitano i cittadini che ne hanno la possibilità a mettere a disposizione unità abitative per l’accoglienza. Per ora vengono presi in considerazione alloggi autonomi e non stanze. La disponibilità va segnala nel sito regionale della Protezione Civile o ad uno dei Cas (Centri Accoglienza straordinaria). Link e mail si trovano nel sito del Comune, sezione “Trebaseleghe per l’Ucraina”. Gli accordi con il CAS avranno durata di tre mesi con la possibilità di rinnovo trimestrale e i costi di vitto e utenze sono a carico dello Stato. Per informazioni rivolgersi all’Ufficio Servizi Sociali del Comune o alla Caritas.
* Richiesta dalla Diocesi, di utilizzo di ambienti parrocchiali per l’emergenza profughi dall’Ucraina – Le nostre parrocchie di S. Ambrogio e Silvelle, nella riunione straordinaria dei Consigli Pastorali e degli Affari economici, del 30 marzo 2022 hanno valutato gli ambienti parrocchiali più idonei, per rispondere all’accoglienza dei profughi Ucraini che arrivano in Italia.
L’ambiente ritenuto più adatto, si trova a S. Ambrogio, nella Casa Canonica; è un appartamento autonomo, in buona condizione e arredato. Ci sono due camere, due bagni e una cucina; può quindi ospitare un nucleo familiare. Fino a pochi mesi era abitato dalle Cooperatrici pastorali diocesane.
I consiglieri presenti hanno dato parere favorevole per questo utilizzo temporaneo e con l’impegno a collaborare con l’Amministrazione Comunale di Trebaseleghe, per mettere in atto tutti gli adem-pimenti previsti per questa emergenza umanitaria.
Si ritiene importante coinvolgere le nostre comunità, per aiutare le persone ospitate a sentirsi accolte e coinvolte nella vita sociale e comunitaria, tanto più quando sono presenti bambini e ragazzi.
SETTIMANA SANTA 2022
Nei giorni della Settimana Santa siamo invitati a vivere con impegno e devozione i momenti principali della nostra fede cristiana, in preparazione alla Santa Pasqua, in cui si ricorda il mistero della nostra salvezza, la morte e risurrezione del nostro Signore Gesù Cristo.
DOMENICA delle PALME (benedizione dell’ulivo e Lettura della Passione di Luca)
ad ogni celebrazione alla porta della chiesa i volontari consegnano ai fedeli un ramoscello di ulivo che sarà poi benedetto
I giorni di Lunedì – Martedì – Mercoledì Santo si caratterizzano per la preghiera dell’Adorazione Eucaristica delle 40 ore.
TURNI per ADORAZIONE EUCARISTICA delle QUARANT’ORE
Lunedì 11 Aprile ore 17.00 Apertura Adorazione – la comunità è invitata a partecipare alla preghiera
ore 17.00 Centri d’Ascolto: n° 1 di Fardin Roberto – n° 4 di Sorato Roberto
ore 17.30 Centri d’Ascolto: n° 2 di Pizzolato Danilo – n° 18 di Libralato Dina
ore 18.00 Centri d’Ascolto: n° 3 di Barbiero Leonardo – n° 5 di Bortolozzo Alba
ore 18.30 Centro d’Ascolto: n° 6 di Brianese Stefano
ore 19.00 Benedizione eucaristica e S. Messa
Martedì 12 Aprile ore 17.00 Apertura Adorazione – la comunità è invitata a partecipare alla preghiera
ore 17.00 Centri d’Ascolto: n° 9-10 di Gargan Giuseppe
ore 17.30 Centri d’Ascolto: n° 11 di Pagliarin Bruna – n. 12 di Vescovo Ivone
ore 18.00 Centri d’Ascolto: n° 15 di Basso Gianna – n° 16 di Tonetto Rita
ore 18.30 Centro d’Ascolto: n° 19 di Zanini Adolfina
ore 19.00 Benedizione eucaristica e S. Messa
Mercoledì 13 Aprile ore 17.00 Apertura Adorazione – la comunità è invitata a partecipare alla preghiera
ore 17.00 Centri d’Ascolto: n° 13 di Donà Lucia – n° 14 di Marcon Fabio
ore 17.30 Centri d’Ascolto: n° 7 di Fascina Fabio – n° 8 di Girardi Massimo
ore 18.00 Centri d’Ascolto: n° 20 di Buranzon Mirella
ore 18.30 Centro d’Ascolto: n° 17 di Libralato Antonella
ore 19.00 Benedizione eucaristica e S. Messa
SOLENNE TRIDUO PASQUALE
GIOVEDI’ SANTO 14 aprile – Messa della Cena del Signore (non ci sarà lavanda dei piedi)
ore 19.30 S. Messa con le famiglie – invitati i ragazzi della Prima Comunione e quanti sono impegnati nei servizi pastorali della comunità.
Dal canto del Gloria le campane non suoneranno più fino al canto del Gloria alla Veglia pasquale
VENERDI’ SANTO 15 Aprile – ricordo della morte del Signore (astinenza e digiuno)
ore 15.00: Via Crucis con ragazzi del catechismo, genitori e persone anziane
ore 19.30: Azione Liturgica – Lettura della Passione, Adorazione della croce e Santa Comunione
SABATO SANTO 16 Aprile: si può passare in chiesa per la preghiera personale e la venerazione della Croce
ore 20.00: Solenne Veglia Pasquale prima Messa di Pasqua – benedizione del fuoco, liturgia della Parola, rinnovo delle promesse battesimali (invitati anche i ragazzi di 1^ Media con le loro famiglie)
PASQUA di RISURREZIONE domenica 17 Aprile “Cristo è risorto Alleluia!”
ore 9.30 S. Messa animata dal Coro Giovani
ore 11.00 S. Messa animata dal Coro Parrocchiale
LUNEDÌ dell’ANGELO 18 aprile:
ore 8.30 S. Messa a Silvelle
ore 9.30 S. Messa a S. Ambrogio
Nei giorni di Pasqua, è possibile portare a casa l’acqua benedetta nella veglia pasquale per la preghiera e la benedizione della casa.
COMMENTO AL VANGELO
I piedi di Dio percorrono la strada della storia
di E. Rocchi
Vangelo di Luca (22,14 – 23,56)
Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e anche noi!». Ma l’altro lo rimproverava: «Neanche tu hai timore di Dio e sei dannato alla stessa pena? Noi giustamente, perché riceviamo il giusto per le nostre azioni, egli invece non ha fatto nulla di male». E aggiunse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso».
Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. Il velo del tempio si squarciò nel mezzo. Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito». Detto questo spirò. Visto ciò che era accaduto, il centurione glorificava Dio: «Veramente quest’uomo era giusto». Anche tutte le folle che erano accorse a questo spettacolo, ripensando a quanto era accaduto, se ne tornavano percuotendosi il petto.
Sono i giorni supremi, e il respiro del tempo profondo cambia ritmo; la liturgia rallenta, prende un altro passo, accompagna con calma, quasi ora per ora, gli ultimi giorni di Gesù: dall’ingresso in Gerusalemme, alla corsa di Maddalena nel giardino, quando vede la pietra del sepolcro vestirsi di angeli.
Per quattro sere di seguito, Gesù lascia il tempio e i duri conflitti e si rifugia a Betania: nella casa dell’amicizia, nel cerchio caldo degli amici, Lazzaro Marta Maria, quasi a riprendere il fiato del coraggio. Ha bisogno di sentirsi non solo il Maestro ma l’Amico. L’amicizia non è un tema minore del Vangelo. Ci fa passare dall’anonimato della folla a un volto unico, quello di Maria che prende fra le sue mani i piedi di Gesù, li tiene vicini a sé, stretti a sé, ben povero tesoro, dove non c’è nulla di divino, dove Gesù sente la stanchezza di essere uomo.
Carezze di nardo su quei piedi, così lontani dal cielo, così vicini alla polvere di cui siamo fatti: con polvere del suolo Dio fece Adamo. Piedi sulle strade di Galilea, piedi che mi hanno camminato sul cuore, che mi hanno camminato nel profondo, là dove io sono polvere e cenere. Una carezza sui piedi di Dio. Dio non ha ali, ma piedi per perdersi nelle strade della storia, per percorrere i miei sentieri.
Nell’ultima sera, Gesù ripeterà i gesti dell’amica, in ginocchio davanti ai suoi, i loro piedi fra le sue mani. Una donna e Dio si incontrano negli stessi gesti inventati non dall’umiltà, ma dall’amore. Quando ama, l’uomo compie gesti divini. Quando ama, Dio compie gesti molto umani. Ama con cuore di carne.
Poi Gesù si consegna alla morte. Perché? Per essere con me e come me. Perché io possa essere con lui e come lui. Essere in croce è ciò che Dio, nel suo amore, deve all’uomo che è in croce. L’amore conosce molti doveri, ma il primo è di essere insieme con l’amato, è “passione d’unirsi” (Tommaso d’Aquino).
Dio entra nella morte perché là va ogni suo figlio. La croce è l’abisso dove Dio diviene l’amante. E ci trascinerà fuori, in alto, con la sua pasqua.
È qualcosa che mi stordisce: un Dio che mi ha lavato i piedi e non gli è bastato, che ha dato il suo corpo da mangiare e non gli è bastato, lo vedo pendere nudo e disonorato, e devo distogliere lo sguardo.
Poi giro ancora la testa, torno a guardare la croce e vedo uno a braccia spalancate che mi grida: ti amo. Proprio me? Sanguina e grida, o forse lo sussurra, per non essere invadente: ti amo.
Entra nella morte e la attraversa, raccogliendoci tutti dalle lontananze più sperdute, e Dio lo risuscita perché sia chiaro che un amore così non può andare perduto, e che chi vive come lui ha vissuto ha in dono la sua vita indistruttibile.