S.AMBROGIO di GRION

Avvisi parrocchiali

foglietto n. 52/2021

Domenica 19 Dicembre 2021
IV di Avvento

SCARICA IL FOGLIETTO DEI CANTI DELLA MESSA DELLE 9.30

Prenotazione delle Messe per i defunti: in canonica e in sacrestia prima e dopo le celebrazioni;

Partecipazione alle celebrazioni in Chiesa: siamo invitati al rispetto delle norme sanitarie; i posti in chiesa sono quelli previsti dal protocollo per la sicurezza; per facilitare la partecipazione in presenza dei fedeli, abbiamo aggiunto alcune Messe: una Messa a S. Ambrogio alla Vigilia ore 18.00 – Una Messa a Silvelle a Natale ore 16.30

Comunicazione per le parrocchie di Trebaseleghe

Da questa settimana nelle nostre 4 parrocchie della Collaborazione di Trebaseleghe, inizia il suo servizio pastorale don Giuseppe Volpato (già parroco di Biancade), nativo di Piombino Dese, che il Vescovo ha mandato per aiutare i sacerdoti nei servizi religiosi (S. Messe, Confessioni, …); Ringraziamo don Giuseppe che si è reso disponibile per questi impegni pastorali per le 4 comunità di Trebaseleghe, Fossalta, S. Ambrogio e Silvelle.

AVVENTO: Gesto di Carità verso i poveri delle nostre missioni diocesane par-tecipando alla raccolta “Un posto a tavola” dando l’offerta nella cassetta in chiesa.

Carità verso i poveri delle parrocchie: Raccolta dei generi alimentari – CESTO della CONDIVISIONE in Chiesa per il Centro di Ascolto di Levada;

Appuntamenti della settimana:
Oggi Quarta e ultima domenica di Avvento: alla Messa delle ore 9.30 i bambini e i ragazzi portano le statuine di Gesù bambino del loro presepe, che saranno benedette – ore 10.15 – 12.30 Apertura del Bar dell’Oratorio per ragazzi e le famiglie;
* Lunedì e Mercoledì ore 18.30 in Chiesa S. Messa e Novena di Natale; per i ragazzi del catechismo e famiglie ore 20.30 la Novena in Famiglia (la traccia di preghiera viene mandata dai catechisti sui social);
* Giovedì 23 dicembre dalle ore 18.00 alle 18.30 in piazza della Chiesa, ci sarà il canto della CIARASTEA animato dagli educatori dell’Azione Cattolica, che poi inizieranno il cammino per le vie principali del paese (un segno della tradizione, che vuole aiutare a preparare la nascita di Gesù);

Nei giorni che precedono il Natale celebrazione il Sacramento del Perdono in Chiesa:
a Trebaseleghe (con più sacerdoti – vedi orario nel foglietto);
a Silvelle Confessioni per giovani e adulti: Venerdì 24 dicembre ore 8.30 – 12.00
a S. Ambrogio Confessioni per giovani e adulti: Venerdì 24 dicembre ore 14.30 – 17.30

* Venerdì 24 dicembre ore 18.00 S. Ambrogio: Messa della Vigilia – ore 22.20 Messa della notte;
* Sabato 25 dicembre: Natale del Signore, vediamo di partecipare in presenza alle celebrazioni – per chi invece è impossibilitato a motivo della salute, può seguire le S. Messe alla televisione;

Domenica prossima 26 dicembre: Festa della Santa Famiglia Messe con orario festivo e ricorderemo nella preghiera comunitaria tutte le nostre famiglie, in particolare quelle che stanno vivendo situazioni faticose e impegnative;

Confessioni di Natale per giovani e adulti delle 4 parrocchie, in Chiesa a Trebaseleghe (con questi orari):
* Mercoledì 22 dic. ore 9.00 – 11.30 e ore 15.30 – 18.30
ore 20.30 a Trebaseleghe per gli Adolescenti e i giovani delle nostre parrocchie;
* Giovedì 23 dic. ore 9.30 – 11.30 e ore 15.30 -17.30
ore 20.45 – 22.00 per gli adulti e operatori pastorali
* Venerdì 24 dic. ore 8.30 – 11.30 e ore 14.30 -17.30

Iscrizioni Percorso di Preparazione al Matrimonio Febbraio – Maggio 2022 scrivere a corso.fidanzati.trebaseleghe@gmail.com  o contattare il numero 340 2963359 (Mattia)

Rinnovo ABBONAMENTO per l’anno 2022 – Vita del Popolo € 50,00 (da Ivone Vescovo)

Celebrazioni del Tempo di Natale: ricordiamo gli orari delle celebrazioni per la fine del 2021 e l’inizio del 2022
* Venerdì 31 dicembre Te Deum di ringraziamento: ore 17.00 Messa a Silvelle – ore 18.00 Messa a S. Ambrogio
* Sabato 1 gennaio – Festa della Madre di Dio e Giornata mondiale della Pace: S. Messe a San Ambrogio ore 9.30 e ore 16.30 – S. Messa a Silvelle ore 10.30

Servizio diocesano per la tutela dei minori: buone prassi e procedure

“Perseverate nella formazione alla corresponsabilità, al dialogo e alla trasparenza. La tutela dei minori sia sempre più concretamente una priorità ordinaria nella Chiesa” (papa Francesco)

Il Servizio diocesano per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili, Sdtm, nato in questo mese di dicembre, è un servizio trasversale ai vari ambiti della Pastorale. Con esso la nostra Chiesa diocesana intende prendersi cura della tutela dell’infanzia, dell’adolescenza e dell’età adulta in situazione di vulnerabilità; promuovere la cultura del rispetto e della prevenzione; garantire responsabilità e solidarietà alle persone che segnalassero forme di abuso all’interno della comunità ecclesiale.

Creando il Sdtm, la Chiesa di Treviso intende cogliere in pieno lo spirito dei pronunciamenti di papa Francesco e della Cei, che sono norme vincolanti per la Chiesa universale e per noi. Sono tre i servizi principali offerti: ascolto, consulenza, formazione. Il Sdtm offre, innanzitutto, accoglienza e sostegno in un Centro di ascolto specificatamente dedicato che assicura, in modo competente ed empatico, ascolto, fiducia e sostegno. Viene gestito da una professionista, la dottoressa Nadia Battajon.

Il Sdtm offre anche consulenza a istituzioni, organizzazioni e associazioni diocesane sulle tematiche e problematiche concernenti la tutela dei minori. Grazie all’apporto di una équipe di esperti nominati per competenze in ambito pastorale, pedagogico, psicologico, medico, giuridico e comunicativo, il Sdtm di Treviso è a disposizione per condividere documenti scientifici e magisteriali, oltre a raccomandare buone prassi e indicare procedure corrette.

Il Sdtm offre, infine, formazione a tutti i battezzati che abbiano un ruolo educativo nella Chiesa, cioè a sacerdoti, diaconi, religiosi, insegnanti, catechisti, educatori, animatori, allenatori, volontari e operatori pastorali, sui valori fondanti e sulle buone prassi educative necessarie alla tutela dell’integrità dei minori.

Col Sdtm si vuole: considerare la dignità della persona, e in particolare la tutela dei minori, priorità assoluta; assumere un atteggiamento responsabile e solidale nei confronti delle persone che dovessero risultare vittime di abusi, avendo a cuore la loro guarigione fisica, psicologica e spirituale; farsi presente in modo significativo con vittime, famiglie, persone accusate ingiustamente, testimoni e autori di abuso; creare consapevolezza e sensibilità crescenti verso ogni forma di abuso; formare ogni battezzato che abbia a che fare con i minori negli ambienti ecclesiali; indicare buone prassi come alternativa concreta a contesti e dinamiche che anche inconsapevolmente espongono all’abuso; intendere l’abuso una realtà sistemica cioè non individuale né casuale; adoperarsi con trasparenza nel rendere conto del proprio operato; far entrare la tutela dei minori nella pastorale ordinaria; considerare come inammissibile negli ambienti ecclesiali anche l’abuso tra minori; aiutare la famiglia a crescere nella consapevolezza del suo ruolo preventivo.

Il Servizio di Treviso ha già compiuto un percorso di preparazione; tra i frutti dei lavori preparatori vi è la creazione dell’insegnamento “Chiesa e tutela minori” per gli studenti del VI anno di Teologia e la creazione del sito dedicato.

COMMENTO AL VANGELO

Elisabetta e Maria, così è l’arte dell’incontro
di E. Rocchi

Vangelo di Luca (1,39-45)

   In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. (…)

Maria si mise in viaggio in fretta. Appena partito l’angelo, anche lei vola via da Nazaret. Il suo cammino sembra ricalcare a ritroso le orme che Gabriele ha lasciato nell’aria per giungere da lei: «gli innamorati volano» (santa Camilla Battista da Camerino).

Appena giunta in quella casa di profeti, Maria si comporta come Gabriele con lei. «Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta»: angelo di un lieto annunzio, che il bimbo nel grembo della madre percepisce subito, con tutto se stesso, come una musica, un appello alla danza, una tristezza finita per sempre: «il bambino ha sussultato di gioia». Il Santo non è più al tempio, è lì, nella carne di una donna, «dolce carne fatta cielo» (M. Marcolini). Nella danza dei grembi, nella carne di due donne, si intrecciano ora umanità e divinità. Nella Bibbia, quando gli uomini sono fragili, o corrotti, o mancano del tutto, entrano in gioco le donne (R. Virgili).

Da Maria ed Elisabetta impariamo anche noi l’arte dell’incontro: la corsa di Maria è accolta da una benedizione. Un vento di benedizione dovrebbe aprire ogni dialogo che voglia essere creativo. A chi condivide con me strada e casa, a chi mi porta un mistero, a chi mi porta un abbraccio, a chi mi ha dato tanto nella vita, io ripeterò la prima parola di Elisabetta: che tu sia benedetto, Dio mi benedice con la tua presenza, possa Egli benedire te con la mia presenza.

Benedetta tu fra le donne. Su tutte le donne si estende la benedizione, su tutte le figlie di Eva, su tutte le madri del mondo, su tutta l’umanità al femminile, su «tutti i frammenti di Maria seminati nel mondo e che hanno nome donna» (G. Vannucci). E beata sei tu che hai creduto. Risuona la prima delle tante beatitudini dell’evangelo, e avvolge come un mantello di gioia la fede di Maria: la fede è acquisizione di bellezza del vivere, di un umile, mite e possente piacere di esistere e di fiorire, sotto il sole di Dio.

Elisabetta ha iniziato a battere il ritmo, e Maria intona la melodia, diventa un fiume di canto, di salmo, di danza. Le parole di Elisabetta provocano una esplosione di lode e di stupore: magnificat. I primi due profeti del Nuovo Testamento sono due madri con una vita nuova, che balza su dal grembo, e afferma: «Ci sono!». E da loro imparo che la fede e il cristianesimo sono questo: una presenza nella mia esistenza. Un abbraccio nella mia solitudine. Qualcuno che viene e mi consegna cose che neppure osavo pensare.

Natale è la convinzione santa che l’uomo ha Dio nel sangue; che dentro il battito umile e testardo del mio cuore palpita un altro cuore che – come nelle madri in attesa – batte appena sotto il mio. E lo sostiene. E non si spegne più.