foglietto n. 49/2021
Domenica 28 Novembre 2021
I di Avvento
SCARICA IL FOGLIETTO DEI CANTI DELLA MESSA DELLE 9.30
Prenotazione delle Messe per i defunti: in canonica e in sacrestia prima e dopo le celebrazioni;
Ringraziamo per il gesto di collaborazione per il Seminario diocesano con le offerte raccolte domenica scorsa: a S. Ambrogio € 380,00 a Silvelle € 310,00
Domenica prossima 5 Dicembre ore 14.00 – 18.00 in Salone del Teatro:
Ritrovo dei ragazzi per ADDOBBI di NATALE – (animazione del Gruppo Oratorio)
ore 17.30 accensione delle LUMINARIE che addobbano il campanile
(ringraziamo coloro che si sono impegnati a preparare questi segni natalizi)
Martedì 7 dicembre Festa di San Ambrogio nostro patrono
al mattino viene celebrata la S. Messa alle ore 9.30 e preghiera per anziani e ammalati;
alla sera ore 19.00 S. Messa prefestiva di Maria Immacolata
Gesto di Carità: CESTO della CONDIVISIONE in Chiesa (aiuto alle famiglie del territorio, con la raccolta generi alimentari) per Centro Caritas a Levada, aperto il sabato
Appuntamenti della settimana:
Oggi Domenica 28 novembre – Prima Domenica di Avvento e inizio del nuovo Anno Liturgico e preparazione al Natale (invitati alla Messa i ragazzi con le loro famiglie);
* in parrocchia ore 10.15 – 12.30 Apertura del Bar dell’Oratorio per ragazzi e famiglie;
Durante la settimana: Incontri di catechesi per i Gruppi delle Elementari e Medie
per i gruppi delle elementari ogni sabato ore 15.30 in Oratorio: “CORETTO dei RAGAZZI”
incontri dell’ACR per le Medie e i Gruppi ACG per le superiori;
* Martedì ore 20.30 a San Ambrogio: Incontro del Consiglio per gli affari economici;
* Giovedì 2 dicembre ore 20.30 Chiesa di San Nicolò: Incontro diocesano degli operatori pastorali: “La tutela dei minori e delle persone vulnerabili rel. don G. Ugolini;
* Venerdì 3 dicembre ore 20.30 a Silvelle: Adorazione Eucaristica mensile;
* Sabato 4 dicembre ore 18.00 S. Messa animata dal Gruppo della Prima Comunione con le famiglie;
Domenica prossima – Seconda di Avvento (invitati alla Messa i ragazzi con le loro famiglie);
Incontro dei Consigli Pastorali Parrocchiali: Lunedì 6 dicembre ore 20.45 a Silvelle; Venerdì 10 dicembre ore 20.45 a S. Ambrogio;
Rinnovo ABBONAMENTO per l’anno 2022 – Vita del Popolo € 50,00
COMMENTO AL VANGELO
Se non alzi il tuo capo non vedrai l’arcobaleno
di E. Rocchi
Vangelo di Luca (21,25-36)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. (…).
Ricomincia da capo l’anno liturgico, quando ripercorreremo un’altra volta tutta la vita di Gesù. L’anno nuovo inizia con la prima domenica d’Avvento, il nostro capodanno, il primo giorno di un cammino (quattro settimane) che conduce a Natale, che è il perno attorno al quale ruotano gli anni e i secoli, l’inizio della storia nuova, quando Dio è entrato nel fiume dell’umanità. Ci saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per ciò che dovrà accadere.
Il Vangelo non anticipa la fine del mondo, racconta il segreto del mondo: ci prende per mano e ci porta fuori, a guardare in alto, a sentire il cosmo pulsare attorno a noi; ci chiama ad aprire le finestre di casa per far entrare i grandi venti della storia, a sentirci parte viva di una immensa vita. Che patisce, che soffre, ma che nasce. Il mondo spesso si contorce come una partoriente, dice Isaia, ma per produrre vita: è in continua gestazione, porta un altro mondo nel grembo. La terra risuona di un pianto mai finito, ma il Vangelo ci domanda di non smarrire il cuore, di non camminare a capo chino, a occhi bassi.
Risollevatevi, alzate il capo, guardate in alto e lontano, la liberazione è vicina. Siamo tentati di guardare solo alle cose immediate, forse per non inciampare nelle macerie che ingombrano il terreno, ma se non risolleviamo il capo non vedremo mai nascere arcobaleni. Uomini e donne in piedi, a testa alta, occhi nel sole: così vede i discepoli il Vangelo. Gente dalla vita verticale. Allora il nostro compito è di sentirci parte dell’intero creato, avvolti da una energia più grande di noi, connessi a una storia immensa, dove anche la mia piccola vicenda è preziosa e potente, perché gravida di Dio: «Cristo può nascere mille volte a Betlemme, ma se non nasce in me, è nato invano» (Meister Eckart).
Gesù chiede ai suoi leggerezza e attenzione, per leggere la storia come un grembo di nascite. Chiede attenzione ai piccoli dettagli della vita e a ciò che ci supera infinitamente: “esisterà pur sempre anche qui un pezzetto di cielo che si potrà guardare, e abbastanza spazio dentro di me per poter congiungere le mani nella preghiera” (Etty Hillesum). Chiede un cuore leggero e attento, per vegliare sui germogli, su ciò che spunta, sul nuovo che nasce, sui primi passi della pace, sul respiro della luce che si disegna sul muro della notte o della pandemia, sui primi vagiti della vita e dei suoi germogli.
Il Vangelo ci consegna questa vocazione a una duplice attenzione: alla vita e all’infinito. La vita è dentro l’infinito e l’infinito è dentro la vita; l’eterno brilla nell’istante e l’istante si insinua nell’eterno. In un Avvento senza fine.