foglietto n. 6/2021
Domenica 7 Febbraio 2021
V domenica del Tempo Ordinario
43^ Giornata nazionale per la Vita
Vangelo di Marco (1,29-39)
Gesù uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva. Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.
Messaggio dei Vescovi italiani per la Giornata della Vita
La Giornata per la Vita 2021 vuol essere un’occasione preziosa per sensibilizzare tutti al valore dell’autentica libertà, nella prospettiva di un suo esercizio a servizio della vita: la libertà non è il fine, ma lo “strumento” per raggiungere il bene proprio e degli altri, un bene strettamente interconnesso.
A ben pensarci, la vera questione umana non è la libertà, ma l’uso di essa. La libertà può distruggere se stessa: si può perdere! Una cultura pervasa di diritti individuali assolutizzati rende ciechi e deforma la percezione della realtà, genera egoismi e derive abortive ed eutanasiche, interventi indiscriminati sul corpo umano, sui rapporti sociali e sull’ambiente. Del resto, la libertà del singolo che si ripiega su di sé diventa chiusura e violenza nei confronti dell’altro.
Ogni uomo merita di nascere e di esistere. Ogni essere umano possiede, fin dal concepimento, un potenziale di bene e di bello che aspetta di essere espresso e trasformato in atto concreto; un potenziale unico e irripetibile, non cedibile. Solo considerando la “persona” come “fine ultimo” sarà possibile rigenerare l’orizzonte sociale ed economico, politico, culturale ed educativo.
L’esercizio pieno della libertà richiede la Verità: se desideriamo servire la vita con vera libertà occorre che i cristiani e tutti gli uomini di buona volontà s’impegnino a conoscere e far conoscere la Verità che sola ci rende liberi veramente. Così potremo accogliere con gioia “ogni vita umana, unica e irripetibile, che vale per se stessa, costituisce un valore inestimabile. Gli uomini e le donne veramente liberi fanno proprio l’invito del Magistero: “Rispetta, difendi, ama e servi la vita, ogni vita, ogni vita umana! Solo su questa strada troverai giustizia, sviluppo, libertà, pace e felicità!”.
Domenica 7 febbraio si celebra la 43^ Giornata per la Vita
tema: “Libertà e vita”
Occasione preziosa per sensibilizzare tutti al valore dell’autentica libertà, nella prospettiva di un suo esercizio a servizio della vita: la libertà non è il fine, ma lo “strumento” per raggiungere il bene proprio e degli altri, un bene strettamente interconnesso. Un uso individualistico della libertà porta, infatti, a strumentalizzare e a rompere le relazioni, distrugge la “casa comune”, rende insostenibile la vita, costruisce case in cui non c’è spazio per la vita nascente, moltiplica solitudini in dimore abitate sempre più da animali ma non da persone. Papa Francesco ci ricorda che l’amore è la vera libertà perché distacca dal possesso, ricostruisce le relazioni, sa accogliere e valorizzare il prossimo, trasforma in dono gioioso ogni fatica e rende capaci di comunione
PULIZIE ORATORIO E SALE CATECHISMIO
Settimana dal 08/02 al 13/02 ref. Brianese Elisabetta
Settimana dal 15/02 al 20/02 ref. Schiavon Denise
Settimana dal 22/02 al 27/02 ref. Pozzobon claudia
Settimana dal 01/03 al 06/03 ref. Donà Orietta
In questi giorni è mancata: Rigobon Fernanda di anni 100. Affidiamo al Signore questa sorella e preghiamo per i suoi familiari
Offerta per Sagrato della Chiesa: € 1.000 (da una famiglia); si ringrazia per questo gesto di aiuto alla comunità
ACCESSO ALLA CHIESA PER CELEBRAZIONI: igienizzarsi le mani, sedersi sui posti indicati, tenere la mascherina per tutta la celebrazione
Animazione della Carità verso i poveri delle nostre parrocchie
* Centro di Ascolto con sede a Levada tel. 366 4917663 Continua con impegno il servizio di distribuzione della “borsa spesa” tutti i sabati pomeriggio dalle 14.30 alle 16.30 a Levada
* Raccolta generi alimentari – CESTO della CONDIVISIONE, in Chiesa (aiuto alle famiglie del territorio, si portano generi di prima necessità);
Richiesta del Gruppo Caritas due biciclette da uomo e da donna in buona condizione, da poter donare a persone in difficoltà.
La Caritas diocesana ha raccolto 54 mila euro con la campagna natalizia che proponeva regali solidali per le feste del Natale:
* 19.700€ alla mensa della “Casa di Carità”, servizio aperto 365 giorni all’anno, sono accolte 40 persone;
* 18.200€ al progetto Arka in Serbia, costruzione di un centro polifunzionale di accoglienza e formazione che coinvolge persone con disagio mentale.
* 15.700€ per “il futuro dei poveri” per riaccendere una luce di speranza per persone svantaggiate.
ISCRIZIONI SCUOLA DELL’INFANZIA/NIDO ANNO SCOLASTICO 2021/22
Si possono scaricare i moduli dal sito della scuola: https://scuole.fismpadova.it/santambrogiotrebaseleghe/documenti-e-risorse/
Per informazioni recapiti telefonici:
* SANT’AMBROGIO “SCUOLA DELL’INFANZIA MARIA IMMACOLATA E NIDO INTEGRATO IL GIROTONDO” tel. 049-9378194
* SILVELLE “CENTRO INFANZIA SAN MARTINO” tel. 049-9387793
VITA PARROCCHIALE don Maurizio, è presente in alcuni giorni:
S. Ambrogio: Martedì e Venerdì ore 9.00 – 11.30 Sabato ore 8.30 – 10.00
Silvelle: al giovedì ore 15.00 – 18.00 Sabato ore 10.30 – 12.00
PERCORSO DI PREPARAZIONE AL SACRAMENTO DEL MATRIMONIO
Cammino di catechesi e riflessione che prepara alla via di coppia inizio domenica 21 febbraio con 12 coppie iscritte delle parrocchie della nostra Collaborazione pastorale
Appuntamenti della Settimana:
* Giovedì 11 febbraio:
ore 20.40 in Oratorio: prove di Canto della nostra Corale (se ci sono adulti che vogliono partecipare a questo servizio liturgico, sono bene accetti);
ore 20.15 in Canonica: Incontro del Consiglio per gli Affari economici della parrocchia;
* Domenica 14 febbraio – Festa di San Valentino: alla S. Messa ore 10.30 a Silvelle sono invitati i fidanzati di S.Ambrogio e Silvelle che quest’anno celebrano il matrimonio (dopo la Messa ritrovo insieme per un momento fraterno e per alcune riflessioni sul rito delle nozze)
Catechesi in parrocchia a S. Ambrogio anno 2020 – 2021 tenendo conto di tutte le regole della sicurezza per le attività di gruppo, previste in parrocchia, in questo periodo a motivo del Covid
Gruppo 2^ Elementare: inizio incontri mercoledì 10 febbraio ore 17.00
Gruppo 3^ Elementare: Sabato mattina in Oratorio
Gruppo 4^ Elementare: Sabato pomeriggio in Oratorio
Gruppo 5^ Elementare: Domenica mattina in Oratorio
Gruppo 1^ Media: Sabato pomeriggio in Oratorio
Gruppo 2^ Media: Sabato pomeriggio in Oratorio
Gruppo 3^ Media: Lunedì pomeriggio in Oratorio
INIZIO DELLA QUARESIMA – Rito delle Ceneri
Cammino spirituale in preparazione alla Pasqua
Mercoledì 17 febbraio Celebrazioni comunitarie a S.Ambrogio
ore 15.00 con i ragazzi delle elementari e medie, i genitori e le persone anziane;
ore 19.00 S. Messa con gli adolescenti, i giovani e gli adulti;
SOGNIAMO L’ESTATE… ma con un pizzico di magia tutto può succedere!!!
Domenica 7 febbraio ore 16.00 ritrovo per gli Adolescenti della Parrocchia dalla 3^ Media alla 5^ Superiore tutti sono invitati, con la collaborazione dell’Azione cattolica e gli animatori del Grest. L’invito esteso anche ai genitori degli adolescenti, per poter cogliere le gioie e le fatiche dei figli, in un anno segnato dal distanziamento sociale e dalla sospensione di molte attività ricreative
COMMENTO AL VANGELO
Un “oltre” cui affidare la nostra speranza
di E. Rocchi
All’inizio della vita pubblica Gesù attraversa i luoghi dove più forte pulsa la vita: il lavoro (barche, reti, lago), la preghiera e le assemblee (la sinagoga), il luogo dei sentimenti e dell’affettività (la casa di Simone).
Gesù, liberato un uomo dal suo spirito malato, esce dalla sinagoga e “subito”, come incalzato da qualcosa, entra in casa di Simone e Andrea, dove “subito” (bella di nuovo l’urgenza, la pressione degli affetti) gli parlano della suocera con la febbre. Ospite inatteso, in una casa dove la responsabile dei servizi è malata, e l’ambiente non è pronto, non è stato preparato al meglio, probabilmente è in disordine. Grande maestro, Gesù, che non si preoccupa del disordine, di quanto di impreparato c’è in noi, di quel tanto di sporco, dell’aria un po’ chiusa delle nostre vite. E anche lei, donna ormai anziana, non si vergogna di farsi vedere da un estraneo, malata e febbricitante: lui è venuto proprio per i malati. Gesù la prende per mano, la rialza, la “risuscita” e quella casa dalla vita bloccata si rianima, e la donna, senza riservarsi un tempo, “subito”, senza dire «ho bisogno di un attimo, devo sistemarmi, riprendermi» (A. Guida) si mette a servire, con il verbo degli angeli nel deserto.
Noi siamo abituati a pensare la nostra vita spirituale come a un qualcosa che si svolge nel salotto buono, e noi ben vestiti e ordinati davanti a Dio. Crediamo che la realtà della vita nelle altre stanze, quella banale, quotidiana, accidentata, non sia adatta per Dio. E ci sbagliamo: Dio è innamorato di normalità. Cerca la nostra vita imperfetta per diventarvi lievito e sale e mano che solleva. Questo racconto di un miracolo dimesso, non vistoso, senza commenti da parte di Gesù, ci ispira a credere che il limite umano è lo spazio di Dio, il luogo dove atterra la sua potenza. Il seguito è energia: la casa si apre, anzi si espande, diventa grande al punto di poter accogliere, a sera, davanti alla soglia, tutti i malati di Cafarnao. La città intera è riunita sulla soglia tra la casa e la strada, tra la casa e la piazza. Gesù, polline di gesti e di parole, che ama porte aperte e tetti spalancati per dove entrano occhi e stelle, che ama il rischio del dolore, dell’amore, del vivere, lì guarisce.
Quando era ancora buio, uscì in segreto e pregava. Simone lo rincorre, lo cerca, lo trova: «cosa fai qui? Sfruttiamo il successo, Cafarnao è ai tuoi piedi». E Gesù comincia a destrutturare le attese di Pietro, le nostre illusioni: andiamo altrove! Un altrove che non sappiamo; soltanto so di non essere arrivato, di non potermi accomodare; un “oltre” che ogni giorno un po’ mi seduce e un po’ mi impaurisce, ma al quale torno ad affidare ogni giorno la speranza.