foglietto n. 37/2020
27 Settembre 2020 – XXVI Domenica del Tempo Ordinario
ACCESSO ALLA CHIESA PER LE CELEBRAZIONI
Ricordiamo che per l’accesso alla chiesa è necessario igienizzarsi le mani, sedersi sui banchi o sulla sedia dove è indicato da un segna posto, e tenere la mascherina per tutto il tempo della celebrazione. L’accesso alla chiesa è dalla porta centrale, per chi ha dei problemi e per le carrozzine è dalla porta laterale verso il campanile. Esortiamo tutti ad avere pazienza e a sopportare gli inevitabili disagi, compreso quello di non poter entrare in chiesa se i posti fossero tutti occupati.
BATTESIMI
Sabato 3 ottobre alle ore 19 battesimo di Cazzaro Thomas di Claudio e Pivato Martina. Domenica 4 ottobre ore 12 battesimo di Cerbaro Pietro di Roberto e Barbiero Milena. Li accompagniamo con la preghiera.
LOTTERIA PARROCCHIALE
Purtroppo quest’anno non sarà possibile lo svolgimento della sagra parrocchiale e della pesca di beneficenza all’interno della sagra come di consueto. La parrocchia intende realizzare una lotteria per il giorno 25 ottobre per far fronte alle spese della parrocchia e ultimare i lavori di sistemazione del piazzale della chiesa. Per questo, nelle prossime settimane degli incaricati passeranno per le abitazioni del paese proponendo l’acquisto di biglietti della lotteria. Vi ringraziamo per la collaborazione.
RESOCONTO DEI CONSIGLI PASTORALI PARROCCHIALI E PER GLI AFFARI ECONOMICI DI S. AMBROGIO E SILVELLE
Nell’incontro di mercoledì 23 don Federico ha fatto alcune considerazioni in merito al periodo che le comunità stanno vivendo, di seguito riportiamo una sintesi di quanto detto e quanto emerso dal confronto.
“Dal giorno della mia nomina alla nuova parrocchia il mio compito per le parrocchie è quello di aiutare il passaggio al nuovo parroco. In questo tempo stiamo organizzando i passaggi, sto facendo il giro per salutare gli ammalati e anziani. Il mio intento è quello in queste settimane di aiutare la comunità a comprende, vivere questo cambio improvviso del parroco, in quanto non è facile né per me né per la comunità vivere questo passaggio.
Penso sia importante aiutarci a capire la richiesta fatta dal Vescovo di destinarmi nel contesto di due parrocchie in vista della collaborazione con Maserada sul Piave e le altre della collaborazione di Breda di Piave. Non è che vengo mandato via, ma mi viene chiesto un altro incarico nella logica dell’obbedienza data nel giorno della mia ordinazione e della disponibilità per il bene della chiesa diocesana. Questo ci aiuta ad avere uno sguardo più ampio sulla chiesa.
Inoltre, vorrei ringraziare le due comunità per l’accoglienza respirata in questi anni, dove mi avete accolto nella mia prima esperienza di parroco. Il cambiamento del parroco e l’accoglienza del nuovo penso porti una serie di atteggiamenti importanti da vivere in prima persona e aiutare altri a viverli:
Ascoltarsi, è importante dare un nome a quanto c’è in noi, sofferenza, rabbia, delusione o altro, questo per non lasciarci trascinare dall’aspetto solo emotivo che può portare a creare fatiche inutili. Cerchiamo di condividere queste emozioni e trovare il modo di viverle in maniera costruttiva, che aiutano a creare comunità non malumori, e chiacchiere che non aiutano.
Accogliere, è bello sentirsi accolti, aiuta e io l’ho respirato in questi anni, così penso sia importante accogliere senza pregiudizi il nuovo parroco, coscienti che sarà una persona diversa con la quale costruire un tratto di cammino insieme, accogliendo sensibilità e esperienza diversi che porterà con la sua presenza. Certo il nuovo fa paura, chiediamo invece di non lasciarci condizionare dalla paura ma invece fare i passi per aprirci a conoscer l’altro, il diverso.
Custodire, penso che come membri del cpp e cpae siete chiamati a custodire il cammino fatto portandolo avanti, coinvolgendo don Maurizio in quella che è la storia della comunità. Per questo penso sia bello in occasione dell’ingresso o di un eventuale incontro che lui vorrà fare con voi, presentare il cammino fatto dalle comunità. Il parroco non arriva in un punto zero della comunità ma si inserisce dentro una storia, dentro un cammino, e lui stesso lo sa… lo abbiamo condiviso. Voi dovete essere la parte di comunità che aiuta il parroco ad inserirsi nel cammino intrapreso rendendolo partecipe di questo.
Dagli interventi è emerso: l’importanza in questo tempo, pur nella fatica del cambio, raccogliere i frutti del cammino fatto insieme, ringraziare per questi segni della presenza del Signore, e fare tesoro di quanto ricevuto. Riconoscere la paura di tornare indietro, per questo è importante coinvolgere il nuovo parroco nel cammino della parrocchia. Vivere la novità come opportunità per crescere e mettere le ricchezze della comunità. Vivere questo momento di passaggio come comunità unite evitando divisioni che non aiutano.
SALUTO A DON FEDERICO
Sabato 24 ottobre ore 16.00 inaugurazione e benedizione delle nuove aule per le attività pastorali a Silvelle, alle ore 18 don Federico presiede la messa. Domenica 25 ottobre ore 9.30 s. messa a comunità riunite presso Cascina Cavalli.
Nel pomeriggio ore 15.30 benedizione e inaugurazione del piazzale della chiesa a S. Ambrogio e alle ore 17 estrazione della lotteria.
Ingresso del nuovo parroco don Maurizio Bernardi sarà presieduto dal Vescovo Michele durante due messe di domenica 8 novembre alle ore 9.00 a Silvelle e alle ore 11.00 a S. Ambrogio.
Ingresso di don Federico presieduto dal Vescovo Michele domenica 15 novembre durante la messa ore 9.30 a Candelù e alle ore 11.30 a Varago.
VANGELO NELLE CASE
In ottobre ricominciano gli incontri del Vangelo nelle case. Chi desidera partecipare e avere informazioni può telefonare ad Antonella (3402851770) o Mara (3492850757)
BUSTE PARROCCHIALI, sto raccogliendo ancora le vostre buste parrocchiali, ringrazio quanti contribuiscono secondo coscienza e possibilità per il bene della comunità.
Inoltre si può sostenere il pagamento dei lavori del sagrato attraverso:
1) Una pietra per il sagrato
Consiste nell’acquistare simbolicamente una o più pietre per il sagrato al costo di 50 euro l’una. Si possono acquistare anche con offerte straordinarie tramite bonifico bancario specificando la causale “una pietra per il sagrato”. Di seguito gli estremi per il bonifico:
PARROCCHIA S. AMBROGIO DI GRION IBAN IT 24 Y 08327 62941 000000012690 presso BANCA DI CREDITO COOPERATIVO AG. TREBASELEGHE
2) Prestiti Graziosi
È una modalità che permette di fare un prestito, che non matura interessi, alla Parrocchia e che verrà restituito dopo almeno 12 mesi su richiesta della famiglia donante. Il tutto verrà regolato attraverso l’accordo “Scrittura privata di prestito infruttifero”. Chi sceglie questa modalità deve rivolgersi personalmente al Parroco.
AVVISI DELLA COLLABORAZIONE
ORARIO SS. MESSE NELLE PARROCCHIE DELLA COLLABORAZIONE
COMMENTO AL VANGELO
Malgrado errori e ritardi Dio crede sempre in noi
di E. Rocchi
Nei due figli, che dicono e subito si contraddicono, vedo raffigurato il mio cuore diviso, le contraddizioni che Paolo lamenta: non mi capisco più, faccio il male che non vorrei, e il bene che vorrei non riesco a farlo (Rm 7, 15.19), che Goethe riconosce: «ho in me, ah, due anime». A partire da qui, la parabola suggerisce la sua strada per la vita buona: il viaggio verso il cuore unificato. Invocato dal Salmo 86,11: Signore, tieni unito il mio cuore; indicato dalla Sapienza 1,1 come primo passo sulla via della saggezza: cercate il Signore con cuore semplice, un cuore non doppio, che non ha secondi fini. Dono da chiedere sempre: Signore, unifica il mio cuore; che io non abbia in me due cuori, in lotta tra loro, due desideri in guerra.
Se agisci così, assicura Ezechiele nella prima lettura, fai vivere te stesso, sei tu il primo che ne riceve vantaggio. Con ogni cura vigila il tuo cuore, perché da esso sgorga la vita (Prov 4,23).
Il primo figlio si pentì e andò a lavorare. Di che cosa si pente? Di aver detto di no al padre? Letteralmente Matteo dice: si convertì, trasformò il suo modo di vedere le cose. Vede in modo nuovo la vigna, il padre, l’obbedienza. Non è più la vigna di suo padre è la nostra vigna. Il padre non è più il padrone cui sottomettersi o al quale sfuggire, ma il Coltivatore che lo chiama a collaborare per una vendemmia abbondante, per un vino di festa per tutta la casa. Adesso il suo cuore è unificato: per imposizione nessuno potrà mai lavorare bene o amare bene.
Al centro, la domanda di Gesù: chi ha compiuto la volontà del padre? In che cosa consiste la sua volontà? Avere figli rispettosi e obbedienti? No, il suo sogno di padre è una casa abitata non da servi ossequienti, ma da figli liberi e adulti, alleati con lui per la maturazione del mondo, per la fecondità della terra.
La morale evangelica non è quella dell’obbedienza, ma quella della fecondità, dei frutti buoni, dei grappoli gonfi di mosto: volontà del Padre è che voi portiate molto frutto e il vostro frutto rimanga…A conclusione: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti. Dura frase, rivolta a noi, che a parole diciamo “sì”, che ci vantiamo credenti, ma siamo sterili di opere buone, cristiani di facciata e non di sostanza. Ma anche consolante, perché in Dio non c’è condanna, ma la promessa di una vita buona, per gli uni e per gli altri.
Dio ha fiducia sempre, in ogni uomo, nelle prostitute e anche in noi, nonostante i nostri errori e ritardi nel dire sì. Dio crede in noi, sempre. Allora posso anch’io cominciare la mia conversione verso un Dio che non è dovere, ma amore e libertà. Con lui matureremo grappoli, dolci di terra e di sole.
(Letture: Ezechiele 18, 25-28; Salmo 24; Filippesi 2,1-11; Matteo 21, 28-32).