S.AMBROGIO di GRION

Avvisi parrocchiali

foglietto n. 15/2020

12 Aprile 2020 – Pasqua di Risurrezione

PULIZIE Sospese

S. MESSE
E’ possibile ordinare le s. messe per i defunti telefonicamente. Le intenzioni delle messe previste per il sabato e la domenica, vengono celebrate durante la messa privata di domenica da don Federico.

DOMENICA 12 aprile PASQUA DI RESURREZIONE
Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci ed esultiamo.

LA S.MESSA DEL GIORNO DI PASQUA sarà trasmessa in streaming alle ore 10.00 per le parrocchie di Silvelle e S. Ambrogio sul canale you tube Parrocchia di S. Ambrogio di Grion.
Le chiese rimangono aperte per la preghiera personale, mantenendo le attenzioni igieniche; a S. Ambrogio e Silvelle troverete il foglietto degli avvisi.

AUGURI DI BUONA PASQUA

Vorrei iniziare i miei auguri citando le parole di una persona anziana che mi ha fatto giungere un suo biglietto di auguri: “Penso al suo cuore triste nel celebrare la messa in una chiesa vuota. Ma noi tutti sappiamo che Gesù c’è.
Sono parole semplici che descrivono bene la realtà della Pasqua che tutti noi stiamo vivendo ciascuno nella propria situazione. Da una parte certo la tristezza la preoccupazione per le varie realtà di sofferenza, per i problemi ancora presenti, per il futuro lavorativo incerto; ma allo stesso tempo, dall’altra, la certezza che è fonte di gioia e speranza: noi tutti sappiamo che Gesù c’è.
Non dobbiamo cercarlo in un sepolcro, in una tomba vuota, ma nei tanti gesti di vita ancora presenti oggi. Una presenza data dai gesti d’amore, dai gesti di cura, dai gesti di ripartenza e di perdono. Per riconoscere Gesù vivo e presente abbiamo bisogno di uno sguardo di fede che ci aiuta a scorgerlo nelle pieghe della nostra umanità. Possiamo chiederci dove c’è vita nelle nostre famiglie? Dove riconosco che c’è bisogno di vita nelle nostre famiglie?
Il mio augurio è che nel rispondere a queste due domande possiate gustare che Gesù Risorto c’è, e viene in ogni gesto di vita che sappiamo generare nella quotidianità.
Un ricordo particolare a chi vive un tempo di malattia, di prova, la perdita di una persona cara, e agli anziani.

BUONA PASQUA
Don Federico, e sacerdoti della collaborazione.

Unito agli auguri anche il nostro ringraziamento per tutti coloro che si sono resi disponibili e si sono coinvolti per l’organizzazione dell’itinerario della quaresima e per le celebrazioni delle settimana santa. Sono state un bel segno di comunità viva e partecipe anche in questo tempo particolare.

Lunedì 13 aprile – lunedì dell’Angelo la S. messa sarà trasmessa in streaming alle ore 10.00 per le parrocchie di Silvelle e S. Ambrogio sul canale YouTube Parrocchia di S. Ambrogio di Grion.

Domenica 19 aprile – II domenica di Pasqua e della Divina Misericordia

ADORAZIONE EUCARISTICA del secondo venerdì del mese.
Riprendiamo l’adorazione eucaristica del secondo venerdì del mese con modalità nuove: la traccia dell’adorazione sarà disponibile nel sito della parrocchia.
Verrà anticipata anche con messaggi whatsapp e si svolgerà in diretta streaming per le parrocchie di Silvelle e S. Ambrogio sul canale YouTube Parrocchia di S. Ambrogio di Grion Venerdì 17 aprile alle 20.45 per un tempo di circa 45 min.
Durante l’adorazione sarà possibile inviare a questo numero 339 500 8962 (don Federico) messaggi con le preghiere di intercessione che saranno poi letti in chiesa durante l’adorazione.

CASSETTA PER LE INTENZIONI DI PREGHIERA
Raccoglie intenzioni di preghiera che verranno ricordate nella preghiera personale di don Federico, in attesa di riprendere l’adorazione eucaristica.

 

AVVISI DELLA COLLABORAZIONE

ORARIO SS. MESSE NELLE PARROCCHIE DELLA COLLABORAZIONE

La CARITAS  della Collaborazione Pastorale interparrocchiale –  CENTRO DI ASCOLTO DI LEVADA comunica che in considerazione della situazione di varie criticità che emergono a causa del particolare momento che stiamo vivendo, è attivo il seguente riferimento telefonico 3664917663  che può essere contattato tutti i giorni dalle 8,30 alla 12,30  e  dalle  14,30  alle 19,00 al fine di poter offrire i propri servizi in casi di particolare necessità.

COMMENTO AL VANGELO

Non un’idea ma un fatto si è imposto agli apostoli.
di E. Rocchi

La Pasqua è arrivata a noi attraverso gli occhi e la fede delle donne che avevano seguito Gesù, in un’alba ricca di sorprese, di corse, di paure. Maria di Magdala e Maria di Giacomo escono di casa nell’ora tra il buio e la luce, appena possibile, con l’urgenza di chi ama. E andarono a visitare la tomba. A mani vuote, semplicemente a visitare, vedere, guardare, soffermarsi, toccare la pietra. Ed ecco ci fu un gran terremoto e un angelo scese: concorso di terra e di cielo, e la pietra rotola via, non perché Gesù esca, ne è già uscito, ma per mostrarlo alle donne: venite, guardate il posto dove giaceva. Non è un sepolcro vuoto che rende plausibile la risurrezione, ma incontrare Lui vivente, e l’angelo prosegue: So che cercate Gesù, non è qui! Che bello questo: non è qui!
C’è, esiste, vive, ma non qui. Va cercato fuori, altrove, diversamente, è in giro per le strade, è il vivente, un Dio da cogliere nella vita. Dovunque, eccetto che fra le cose morte. È dentro i sogni di bellezza, in ogni scelta per un più grande amore, dentro l’atto di generare, nei gesti di pace, negli abbracci degli amanti, nel grido vittorioso del bambino che nasce, nell’ultimo respiro del morente, nella tenerezza con cui si cura un malato. Alle volte ho un sogno: che al Santo Sepolcro ci sia un diacono annunciatore a ripetere, ai cercatori, le parole dell’angelo: non è qui, vi precede. È fuori, è davanti. Cercate meglio, cercate con occhi nuovi. Vi precede in Galilea, là dove tutto è cominciato, dove può ancora ricominciare. L’angelo incalza: ripartite, Lui si fida di voi, vi aspetta e insieme vivrete solo inizi. Vi precede: la risurrezione di Gesù è una assoluta novità rispetto ai miracoli di risurrezione di cui parla il Vangelo. Per Lazzaro si era trattato di un ritorno alla vita di prima, quasi un cammino all’indietro. Quella di Gesù invece è un cammino in avanti, entra in una dimensione nuova, capofila della lunga migrazione dell’umanità verso la vita di Dio. La risurrezione non è un’invenzione delle donne. Mille volte più facile, più convincente, sarebbe stato fondare il cristianesimo sulla vita di Gesù, tutta dedita al prossimo, alla guarigione, all’incoraggiamento, a togliere barriere e pregiudizi. Una vita buona, bella e felice, da imitare. Molto più facile fondarlo sulla passione, su quel suo modo coraggioso di porsi davanti al potere religioso e politico, di morire perdonando e affidandosi. La risurrezione, fondamento su cui sta o cade la Chiesa (stantis vel cadentis ecclesiae) non è una scelta degli apostoli, è un fatto che si è imposto su di loro. Il più arduo e il più bello di tutta la Bibbia. E ne ha rovesciato la vita.

(Letture della domenica di Pasqua: Atti 10,34a.37–43; Salmo 117; Colossesi 3,1–4; Giovanni 20,1–9. Il Vangelo commentato in questa rubrica è quello della Veglia pasquale Matteo 28,1-10)