S.AMBROGIO di GRION

Avvisi parrocchiali

foglietto n. 1/2020

5 Gennaio 2020 – Santissimo nome di Gesù

PULIZIE
Dal 23/12 al 28/12 Gruppo genitori ragazzi ref. Baldassa Gianna
Dal 07/01 al 11/01 Gruppo genitori ragazzi ref. Fusaro Silvia
Dal 20/01 al 25/01 Centro ascolto n.19 ref. Zanini Dolfina
Dal 27/01 al 04/02 Centro ascolto n.1-4 ref. Fardin Roberto – Sorato Roberto

INFANZIA MISSIONARIA Lunedì 6 gennaio vengono raccolte le scatolette con le offerte per l’infanzia missionaria.

RINGRAZIAMENTO Il tempo liturgico del Natale si conclude con la festa del battesimo di Gesù domenica 12 gennaio. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito in maniera diversa per la preparazione e animazione delle varie celebrazioni natalizie, per la preparazione della chiesa nelle diverse necessità, dei presepi, della Piroea Paroea e dell’arrivo della befana. Sono segni concreti di cura per la comunità.

PIROEA PAROEA Domenica 5 gennaio alle ore 19.30 nella piazza delle Fontane Piroea Paroea, arrivo della befana e consegna delle calze ai bambini.

CATECHISMO Da martedì 7 gennaio riprendono gli incontri di catechismo secondo il calendario di ogni classe.

ADORAZIONE EUCARISTICA venerdì 10/01 alle ore 20.30 in chiesetta.

APERITIVO IN CANONICA “Lo spirito giusto è di casa” Il quarto appuntamento MERCOLEDÌ 15 GENNAIO dalle ore 18.30 in canonica a S. Ambrogio.

DATE PROSSIMI BATTESIMI Domenica 22 marzo durante la messa delle ore 11. Le coppie di genitori interessate contattino don Federico.

CORO GIOVANI Con l’inizio dell’anno nuovo, noi giovani del “coro giovani” abbiamo pensato di creare un coretto per i bambini delle elementari con l’idea di imparare i canti della santa messa delle 9.30, così da coinvolgerli con il canto e scoprire nuove voci. È un modo per divertirsi e stare assieme in compagnia della musica. Il tutto si svolgerà nelle aule di catechismo il sabato pomeriggio (ora e giorno iniziale da definirsi) una volta ogni quindici giorni, per motivi organizzativi entro l’11 gennaio dateci conferma. Per informazioni contattare il numero 3495202842 (Miriam Girardi)

BUSTE PARROCCHIALI
Sono state consegnate alle famiglie le buste per l’offerta per le opere parrocchiali. In particolare per sostenere la spesa del sagrato proponiamo per quest’anno due iniziative presentate all’assemblea parrocchiale svoltasi lo scorso 28 novembre.

  • Una pietra per il sagrato: Consiste nell’acquistare simbolicamente una o più pietre per il sagrato al costo di 50 euro l’una. Si possono acquistare anche con offerte straordinarie tramite bonifico bancario specificando la causale “Una pietra per il sagrato”.
    Di seguito gli estremi per il bonifico: PARROCCHIA S. AMBROGIO DI GRION presso BANCA DI CREDITO COOPERATIVO AG. TREBASELEGHE IBAN IT 24 Y 08327 62941 000000012690.
  • Prestiti Graziosi: È una modalità che permette di fare un prestito, che non matura interessi, alla Parrocchia e che verrà restituito dopo almeno 12 mesi su richiesta della famiglia donante. Il tutto verrà regolato attraverso l’accordo “Scrittura privata di prestito infruttifero”, il cui modulo si trova in chiesa. Chi sceglie questa modalità deve rivolgersi personalmente al Parroco.

Ringrazio fin d’ora quanti collaboreranno e contribuiranno nel miglior modo possibile secondo coscienza e possibilità.

ISCRIZIONI SCUOLA MATERNA E NIDO ANNO SCOLASTICO 2020 – 2021

RITIRO MODULI:

  • Per chi sta già frequentando la struttura: verranno consegnati a scuola/nido
  • Nuovi iscritti: possono da Mercoledì 15 Gennaio 2020:
    – ritirarli presso la segreteria lunedì e giovedì dalle 13:00 alle 16:00; Mercoledì dalle 08:00 alle 11:00 e venerdì dalle 08:30 alle 14:30
    – prenderli dalle apposite cassettine poste all’ingresso negli orari di apertura della scuola (tutti i giorni dalle 07:30 alle 09:00, dalle 12:30 alle 13:00 e dalle 15:30 alle 16:00)
    – scaricarli dal sito della scuola: https://scuole.fismpadova.it/santambrogiotrebaseleghe/

EFFETTUARE L’ISCRIZIONE CONSEGNANDO I MODULI E PAGANDO LA QUOTA DI ISCRIZIONE

  • Per chi sta già frequentando la struttura e  per i RESIDENTI da Lunedì 20 Gennaio 2020 a Venerdì 31 Gennaio 2020  con i seguenti orari:
    – Lunedì 20 e 27 Gennaio: dalle 13:00 alle 16:00;
    – Mercoledì 22 e 29 Gennaio: dalle 08:15 alle 11:00;
    – Giovedì 23 Gennaio: dalle 13:00 alle 16:00;
    – Venerdì 24 gennaio: dalle 08:30 alle 15:45;
    – Giovedì 30 Gennaio: dalle 13:00 alle 18:00;
    – Venerdì 31 gennaio: dalle 08:15 alle 11:30
  • Per i non residenti: in questi giorni sarà possibile effettuare una preiscrizione consegnando i moduli, si entrerà in lista d’attesa, una volta chiuse le iscrizioni, se ci sono ancora posti liberi, verranno assegnati in base ai criteri del regolamento.

AVVISI DELLA COLLABORAZIONE

ORARIO SS. MESSE NELLE PARROCCHIE DELLA COLLABORAZIONE

MOSTRA DI TESTI BIBLICI “ANTICHI” In occasione della Giornata della Parola, indetta da Papa Francesco per domenica 26 gennaio 2020, verrà allestita una mostra di testi biblici editi prima del 1960. E’ un’occasione per evidenziare le tante modalità diverse nelle quali è stato divulgato il testo sacro nel corso degli anni.
Chi fosse in possesso di qualche libro della Sacra Scrittura (Bibbia, Vangeli, libro dei Salmi, ecc.) datato prima del 1960 può metterlo a disposizione della mostra che verrà allestita presso la chiesa di Trebaseleghe, nella cappella della Natività di Maria. Terminata l’esposizione, che durerà dal 25 al 26 gennaio, i testi verranno riconsegnati ai proprietari. Verrà garantita la sorveglianza dei testi esposti in mostra durante tutto il periodo di apertura della chiesa. Si prega di consegnare i testi (comprensivi di nome, cognome, telefono del proprietario) entro domenica 12 gennaio nella canonica della propria parrocchia in orario di apertura. Ringraziamo di cuore chi accoglierà questo invito per realizzare questa iniziativa originale e interessante. Per qualsiasi altra informazione in merito, contattare don Rolando (333 241 9226).

UN PENSIERO SULL’EPIFANIA

L’Epifania è la festa della manifestazione di Gesù ai Magi, uomini saggi che dall’Oriente hanno seguito la stella e hanno portato i loro doni al bimbo Gesù. La celebrazione dell’Epifania è anche simbolica, in quanto rappresenta la manifestazione di Gesù al mondo intero: la sua nascita è nota non più solo all’interno di una grotta e con poche persone, ma in tutto il mondo grazie a questi saggi uomini. Ci affidiamo ai papi che con le loro parole hanno spiegato cosa significhi la solennità dell’Epifania. Bisogna andare oltre, oltre il buio, oltre il fascino delle Sirene, oltre la mondanità, oltre tante modernità che oggi ci sono, andare verso Betlemme, là dove, nella semplicità di una casa di periferia, tra una mamma e un papà pieni d’amore e di fede, risplende il Sole sorto dall’alto, il Re dell’universo. Sull’esempio dei Magi, con le nostre piccole luci, cerchiamo la Luce e custodiamo la fede. (Francesco).

Celebriamo oggi l’Epifania del Signore, cioè la sua manifestazione alle genti, rappresentate dai Magi, misteriosi personaggi venuti dall’Oriente, dei quali parla il Vangelo di san Matteo. La luce di Cristo, che nella grotta di Betlemme è come contenuta, oggi si espande in tutta la sua portata universale. (Benedetto XVI).

I Magi rappresentano gli uomini di ogni parte della terra che vengono accolti nella casa di Dio. Davanti a Gesù non esiste più divisione alcuna di razza, di lingua e di cultura: in quel Bambino, tutta l’umanità trova la sua unità. (Francesco).

Il Natale è la festa del fatto, dell’avvenimento in se stesso, storicamente celebrato; l’Epifania è il giudizio, è il risultato del Natale, considerato com’è per noi, la rivelazione, l’apparizione del Messia, la manifestazione di Dio fatto uomo, il mistero di Cristo. L’Epifania è perciò la celebrazione della nostra accoglienza, della nostra adesione alla venuta del Signore fra noi; è, come dicevamo, la festa della fede, principio della nostra religione cristiana. È il nostro «sì» all’incontro con quel Cristo, ch’è nato ed apparso a Betlemme. (Paolo VI).

COMMENTO AL VANGELO

Icone di Dio: c’è santità e luce in ogni vita
di E. Rocchi

Vangelo immenso, un volo d’aquila che ci impedisce piccoli pensieri, che opera come uno sfondamento verso l’eterno: verso «l’in principio» (in principio era il Verbo) e il «per sempre». E ci assicura che un’onda immensa viene a battere sui promontori della nostra esistenza (e il Verbo si fece carne), che siamo raggiunti da un flusso che ci alimenta, che non verrà mai meno, a cui possiamo sempre attingere, che in gioco nella nostra vita c’è una forza più grande di noi. Che un frammento di Logos, di Verbo, ha messo la sua tenda in ogni carne, qualcosa di Dio è in ogni uomo. C’è santità e luce in ogni vita. E nessuno potrà più dire: qui finisce la terra, qui comincia il cielo, perché ormai terra e cielo si sono abbracciati. E nessuno potrà dire: qui finisce l’uomo, qui comincia Dio, perché creatore e creatura si sono abbracciati e, almeno in quel neonato, uomo e Dio sono una cosa sola. Almeno a Betlemme. «Gesù è il racconto della tenerezza del Padre» (Evangelii gaudium), per questo penso che la traduzione, libera ma vera, dei primi versetti del Vangelo di Giovanni, possa suonare pressappoco così: «In principio era la tenerezza, e la tenerezza era presso Dio, e la tenerezza era Dio… e la tenerezza carne si è fatta e ha messo la sua tenda in mezzo a noi». Il grande miracolo è che Dio non plasma più l’uomo con polvere del suolo, dall’esterno, come fu in principio, ma si fa lui stesso, teneramente, polvere plasmata, bambino di Betlemme e carne universale. A quanti l’hanno accolto ha dato il potere… Notiamo la parola: il potere, non solo la possibilità o l’opportunità di diventare figli, ma un potere, una energia, una vitalità, una potenza di umanità capace di sconfinare. «Dio non considera i nostri pensieri, ma prende le nostre speranze e attese, e le porta avanti» (Giovanni Vannucci).

Nella tenerezza era la vita, e la vita era la luce degli uomini. Una cosa enorme: la vita stessa è luce. La vita vista come una grande parabola che racconta Dio; un Vangelo che ci insegna a sorprendere parabole nella vita, a sorprendere perfino nelle pozzanghere della terra il riflesso del cielo. Ci dà la coscienza che noi stessi siamo parabole, icone di Dio. Che chi ha la sapienza del vivere, ha la sapienza di Dio. Chi ha passato anche un’ora soltanto ad ascoltare e ad addossarsi il pianto di una vita è più vicino al mistero di Dio di chi ha letto tutti i libri e sa tutte le parole. Da Natale, da dove l’infinitamente grande si fa infinitamente piccolo, i cristiani cominciano a contare gli anni, a raccontare la storia. Questo è il nodo vivo del tempo, che segna un prima e un dopo. Attorno ad esso danzano i secoli e tutta la mia vita.

(Letture: Siracide 24,1-4.12-16; Salmo 147; Efesini 1,3-6.15-18; Giovanni 1,1-18)