foglietto n. 24/2019
16 Giugno 2019 – Santissima Trinità
PULIZIE
Dal 17/06 al 22/06 C.A n° 17-18-20 ref Libralato Antonella
Dal 24/06 al 29/06 Gr. Genitori ragazzi 3^media ref. Basso Marica
Dal 01/07 al 06/07 C. A n° 19 ref. Zanini Dolfina
Dal 08/07 al 13/06 C.A n° 1 – 4 Ref Fardin Roberto – Sorato Roberto
BATTESIMI
Sabato 22 giugno durante la messa delle ore 18 battesimo di Marcato Stella di Andrea e Basso Sonia. Domenica 23 giugno durante la messa delle ore 11 battesimo di Scattolin Raoul di Stefano e Cazzaro Luana, e Zanini Giovanni di Mirco e Provino Laura. Li ricordiamo nella preghiera.
CORPUS DOMINI
Domenica 23 giugno è la festa del Corpus Domini, la messa sarà anticipata alle 9.15 poi ci sarà la processione con Gesù Eucarestia fino alla chiesetta di via Berti dove si concluderà con la benedizione del Santissimo Sacramento a tutta la comunità. Invitiamo in particolare i bambini che hanno ricevuto la prima comunione portando anche dei petali di rosa da distribuire lungo il percorso.
MESSA CON UNZIONE DEGLI INFERMI
Domenica 23 giugno alle ore 16 in chiesa celebriamo una messa per tutti gli anziani e ammalati, sarà possibile per chi desidera ricevere il sacramento dell’unzione degli infermi. E’ il sacramento per vivere nella fede e sentire la forza e la presenza di Cristo anche nel tempo della malattia. Seguirà in salone un piccolo rinfresco.
GR. EST. PARROCCHIALE
Lunedì 17 giugno inizia l’avventura del Gr. Est. Parrocchiale, che vede la partecipazione di 93 ragazzi delle elementari e medie, 36 animatori e 25 adulti, impegnati nei laboratori, giochi, preghiera. Saranno accompagnati nelle vicende del villaggio vichingo di Wunder, dove un gruppo di ragazzi diventano cercatori di bellezza per difendere il loro villaggio. Accompagniamo questa attività pastorale perché sia una buona opportunità di crescita umana e di fede.
MESSA CAPITELLO DI S. ANTONIO AL FASSINARO
Martedì ore 19.30 ci sarà la santa messa in onore di S. Antonio di Padova.
BUSTE PARROCCHIALI
Ad ora su 650 buste distribuite sono state riconsegnate 170 buste con un offerta totale di euro 21.370. Ringrazio chi ha contribuito per il bene della comunità.
******** LAVORI PIAZZALE DELLA CHIESA ********
– ACCESSI L’accesso all’oratorio sarà dal cancello grande della canonica, mentre alla chiesa dalla porta centrale e lato NORD (verso la canonica )
– A CHE PUNTO SIAMO? In chiesa potete trovare un prospetto dei lavori con lo stato del finanziamento dell’opera: le pietre colorate rappresentano simbolicamente i soldi finora raccolti, quelle vuote aspettano la generosità della comunità! Ad ora sono stati raccolti da buste parrocchiali e offerte varie 32.100 euro.
– RACCOLTA FONDI Ogni contributo a favore di tale opera è bene accetto. Ricordiamo l’iniziativa UNA PIETRA PER IL SAGRATO: “acquistare” simbolicamente una o più pietre per il sagrato al costo di 50€ l’una, anche con offerte straordinarie tramite bonifico bancario specificando la causale “Una pietra per il sagrato”.
Di seguito gli estremi per il bonifico: IBAN IT 24 Y 08327 62941 000000012690
PARROCCHIA S. AMBROGIO DI GRION
BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI ROMA, AG. TREBASELEGHE
Ringrazio fin d’ora quanti collaboreranno e contribuiranno nel miglior modo possibile secondo coscienza e possibilità.
AVVISI DELLA COLLABORAZIONE
ORARIO SS. MESSE NELLE PARROCCHIE DELLA COLLABORAZIONE
PROPOSTA SPOSI NUOVI
A tutte le coppie che desiderano fare una esperienza insieme ad altri o che pensano di dedicare del tempo a se stessi, è rivolta la proposta di “Sposi Nuovi” che potremmo vivere dal 10 al 17 agosto a Crespano del Grappa presso la casa don Chiavacci.
Sarà un tempo per sperimentare, nella semplicità del vivere quotidiano vissuto assieme, attività di incontro, di ascolto, di convivialità e momenti di spiritualità.
Nello stesso tempo per i figli sarà una occasione per vivere esperienze di gioco e di crescita con altri ragazzi.
Per informazioni: Don Rolando 049-9385064; Tiziano e Mara 049-9386618; Germano e Chiara 049-9386780.
MEDITAZIONE SULL’EUCARISTIA:
La trasformazione eucaristica Di Carlo Maria Martini
Il tema su cui vogliamo meditare è un po’ esigente: parleremo infatti della trasformazione eucaristica del cristiano. Il titolo mi è stato ispirato da un libro su Madre Teresa dove ho letto: «Oberata di problemi, assillata da innumerevoli richieste in tutti i campi dell’emarginazione, con oltre cinquemila suore sparse nei vari angoli della terra, non esitava a considerarsi la persona più felice dei mondo per il fatto di essere continuamente a contatto con Gesù servito nei poveri. La vita attiva diventava il naturale prolungamento dell’Eucaristia. Per lei la Messa durava tutta la giornata. Conduceva un esistenza eucaristica. Tutti i giorni Madre Teresa trascorreva quattro ore in ginocchio davanti al Santissimo Sacramento. Poi. finita l’adorazione, si immergeva nella contemplazione di quel Dio che si è fatto piccolissimo a Betlemme, che si è annientato sulla croce, che si è fatto pane per lasciarsi mangiare; quel Dio che si è fatto corpo in ogni essere umano. Ecco la sua costante e viva contemplazione, vissuta con estrema serenità, sempre con quel misterioso sorriso sulle labbra». Ho incontrato parecchie volte Madre Teresa e ne ricordo il sorriso misterioso, velato da un po’ di tristezza per tante sofferenze, ma capace di comunicare pace e serenità.Noi dobbiamo diventare come lei «Eucaristia» e soprattutto per il prete è fondamentale imparare a relazionarsi al mistero eucaristico.Tre i punti che desidero svolgere nella meditazione: l’Eucaristia e noi, l’Eucaristia e il Tabor, noi per l’Eucaristia?
L’Eucaristia e noi Il primo punto è semplice. L’Eucaristia è il centro della storia umana: tutta la storia umana gira attorno ad essa, si svolge al ritmo dell’Eucaristia, va verso il suo compimento secondo un dinamismo eucaristico. Il Concilio Vaticano Il afferma che l’Eucaristia è la sorgente e il culmine dell’evangelizzazione, quindi sta all’inizio e alla sommità di tutto il lavoro della Chiesa. E’ una cosa di cui si può parlare senza fine, proprio in quanto connessa con i molteplici aspetti della vicenda umana. D’altra parte l’Eucaristia ha pure una storia, o meglio molte storie, legate anche alla nostra biografia personale. E’ significativo che il Papa abbia raccontato più di una volta di sé e della propria biografia eucaristica. Ricordo per esempio alcune bellissime
occasione del suo cinquantesimo di Messa. Sulla scia del Papa, ciascuno di noi può tracciare con gratitudine la propria biografia eucaristica: che cosa è stata per me? Quando ho incontrato
l’Eucaristia, interiormente e non solo esteriormente? Come l’ho conosciuta: da bambino, forse nel servizio alla Messa, nella prima Comunione, nelle comunioni successive, nelle adorazioni, nelle processioni, nelle visite eucaristiche? Quali sono state le Eucaristie che maggiormente mi hanno trasformato o quelle che magari hanno generato in me dolore e resistenza? Quali vicende mi hanno avvicinato sempre di più all’Eucaristia?
E’ importante prendere coscienza di questa storia.
COMMENTO AL VANGELO
Trinità, il mistero che abita dentro noi
di E. Rocchi
Memoria emozionante della Trinità, dove il racconto di Dio diventa racconto dell’uomo. Dio non è in se stesso solitudine: esistere è coesistere, per Dio prima, e poi anche per l’essere umano. Vivere è convivere, nei cieli prima, e poi sulla terra. I dogmi allora fioriscono in un concentrato d’indicazioni vitali, di sapienza del vivere. Quando Gesù ha raccontato il mistero di Dio, ha scelto nomi di casa, di famiglia: abbà, padre… figlio, nomi che abbracciano, che si abbracciano. Spirito, ruhà, è un termine che avvolge e lega insieme ogni cosa come libero respiro di Dio, e mi assicura che ogni vita prende a respirare bene, allarga le sue ali, vive quando si sa accolta, presa in carico, abbracciata da altre vite. Abbà, Figlio e Spirito ci consegnano il segreto per ritornare pienamente umani: in principio a tutto c’è un legame, ed è un legame d’amore. Allora capisco che il grande progetto della Genesi: «facciamo l’uomo a nostra immagine e somiglianza», significa «facciamolo a immagine della Trinità», a immagine di un legame d’amore, a somiglianza della comunione. La Trinità non è una dottrina esterna, è al di qua, è dentro, non al di là di me. Allora spirituale e reale coincidono, verità ed esistenza corrispondono. E questo mi regala un senso di armoniosa pace, di radice santa che unifica e fa respirare tutto ciò che vive. In principio c’è la relazione (G. Bachelard). «Quando verrà lo Spirito di verità, vi guiderà… parlerà… dirà… prenderà… annunzierà». Gesù impiega tutti verbi al futuro, a indicare l’energia di una strada che si apre, orizzonti inesplorati, un trascinamento in avanti della storia. Vi guiderà alla verità tutta intera: la verità è in-finita, «interminati spazi» (Leopardi), l’interezza della vita. E allora su questo sterminato esercito umano di incompiuti, di fragili, di incompresi, di innamorati delusi, di licenziati all’improvviso, di migranti in fuga, di sognatori che siamo noi, di questa immensa carovana, incamminata verso la vita, fa parte Uno che ci guida e che conosce la strada. Conosce anche le ferite interiori, che esistono in tutti e per sempre, e insegna a costruirci sopra anziché a nasconderle, perché possono marcire o fiorire, seppellire la persona o spingerla in avanti. La verità tutta intera di cui parla Gesù non consiste in concetti più precisi, ma in una sapienza del vivere custodita nell’umanità di Gesù, volto del Padre, respiro dello Spirito: una sapienza sulla nascita e sulla morte, sulla vita e sugli affetti, su me e sugli altri, sul dolore e sulla infinita pazienza di ricominciare, che ci viene consegnata come un presente, inciso di fessure, di feritoie di futuro.
(Letture: Proverbi 8,22-31; Salmo 8; Romani 5,1-5; Giovanni 16,12-15)