Ci sono incontri che cambiano radicalmente la vita, basta una parola, un fatto, fidarsi e ti trovi su una direzione nuova…
E’ quello che è successo lungo il lago di Gennésaret a Simone e i suoi compagni, chiamati e coinvolti da Gesù a diventare pescatori di uomini. Come si diventa pescatori di uomini?
Per prima cosa si fa esperienza di essere pescati, possiamo dire, si fa esperienza di qualcosa di grande, di stupore, di gratuità, è fare esperienza di Dio, è fare esperienza del nostro Battesimo.
Gesù chiede di salire sulla barca della nostra vita, gli facciamo spazio? E allo stesso tempo ci lascia scegliere, non si impone, ci chiede il nostro permesso.
Gesù offre una parola nuova dentro un fallimento, dentro una delusione. Quante volte siamo delusi, stanchi perché non abbiamo combinato niente, perché ci ritroviamo con le nostre mancanze, fragilità, nonostante gli sforzi siamo come prima?
Sulle nostre stanchezze, delusioni e abbattimenti anche per noi risuona: “Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca”.
Sulla tua parola getterò le reti, non sulle mie impressioni, sensazioni ma sulla tua parola. Mi fido della tua parola, della tua presenza. Mi fido anche contro l’apparenza, non si pesca di giorno. Quel gettare è un ritornare a rischiare, ad alzare la testa provare strade nuove.
Presero una quantità enorme di pesci, un segno grande che stupisce Simone, si rende conto di questo e vede la sua inadeguatezza da ciò che gli è capitato. Simone di fronte a questo qualcosa di grande guarda la sua lontananza, la sua inadeguatezza, Gesù guarda avanti, al suo futuro, non guarda a quello che non va ma con fiducia gli dice: “D’ora in poi sarai pescatore di uomini.” Lo coinvolge in una missione più grande: pescare gli uomini per la vita (prendere per custodire). Vuol dire tirare fuori gli uomini lì dove sono e non vivono, tirarli fuori dalla solitudine, dalle chiusure causate dal male, dalla sofferenza, offrire loro un respiro di vita, più ampio.
Simone fa esperienza di essere pescato da Gesù, cioè fa esperienza di essere amato da lui, lì proprio nel suo lavoro, nel suo fallimento, nella sua non produttività ed è coinvolto nello stesso tempo a fare altrettanto seguendo Gesù.
“Lasciarono tutto e lo seguirono”, danno una svolta radicale alla loro vita, si occuperanno di pescare gli uomo dalle situazioni di more e solitudine.
Nella nostra vita abbiamo fatto l’esperienza di sentirci pescati, cioè amati gratuitamente proprio quando non ce lo aspettavamo, non lo meritavamo? Questo fa vivere. Guardiamo alla nostra inadeguatezza oppure ci fidiamo che Gesù ci coinvolge per diventare pescatori di uomini, per aiutare a far vivere gli altri?
Ognuno allora potrà dire il proprio eccomi, manda me perché è bello sentire che Dio guarda al bello che posso donare per gli altri.