S.AMBROGIO di GRION

Avvisi parrocchiali

Dopo la festa del battesimo di Gesù inizia il tempo ordinario. Domenica dopo domenica siamo chiamati a conoscere sempre di più il volto di Dio che Gesù ci mostra con la sua vita.

Per parlarci di questo Giovanni nel suo vangelo ci racconta quanto succede a Cana in una festa di nozze.

Possiamo dire che da questo testo ci vengono offerte tre pennellate che dipingono il volto di Dio come: novità, gioia e amore sponsale.

NOVITA’: nel modo di fare di Gesù intravediamo una novità del volto di Dio, non lontano, ma dentro le pieghe della vita, dentro ad una festa di nozze, in un clima di gioia di festa. Gesù con la sua presenza porta vita in quella festa che rischiava di finire male, ecco la novità: un Dio amante della vita, che le sue creature godano la vita, la vivano in pienezza.

AMORE SPONSALE, Gesù presente in un matrimonio nel assorbe e gusta tutta la bellezza, e ci mostra come Dio crede all’amore umano, di un uomo e una donna e come assume questo modo di amare per dirci che Dio ama l’umanità come si amano, si donano reciprocamente un marito e una moglie. Il fatto che Gesù è presente a quelle nozze sta a dire che Dio crede all’amore umano, lo sostiene, lo benedice. Guardando a due sposi Gesù ci dice che Dio intende vivere una relazione d’amore con noi come la vivono due sposi. Pensate che bello, che forza grande porta con sé l’amore di un uomo e una donna uniti in matrimonio. Un amore che ha il sapore di fedeltà, di sentire che non si è più abbandonati, ma abitati dalla presenza dell’altro. La tua vita non sarà più devastata abbandonata ma sarai chiamata mia gioia, la tua terra sposata.

GIOIA: è espressa dal vino simbolo dell’amore felice tra un uomo e una donna, tra Dio e l’uomo. E’ il simbolo della gioia data da questo sentirsi abitati, sposati. Se ci pensiamo il vino non è necessario per vivere, è un di più inutile, ma ad una festa non può mancare, per la qualità della vita non può mancare. Gesù è venuto per assicurare questo di più alla vita, questa qualità, si può anche vivere tirando avanti.

Succede che manca il vino, può capitare nella vita quando ci assalgono i dubbi, si perde motivazione nella quotidianità, si è assaliti dalla delusione, da una fede smorta, priva di slancio. Si perde il gusto di vivere perché immersi nella prova. Maria se ne accorge e subito indica la direzione per riportare vita in questa festa, per assicurarne la riuscita: “Qualsiasi cosa vi dica fatela.”

Ecco il gesto di fiducia in questo Dio amante della vita, riempire le nostre giare vuote di acqua e fidarci che lui vuole la nostra vita, lui si prende cura affinché la nostra vita abbia gusto, sapore, fiorisca di quella gioia che nasce dalla comunione del sentirci terra amata e abitata.

Sta a noi allora la scaltrezza di invitare alle nozze della nostra vita Gesù affinché la gioia, la novità e l’amore sponsale siano di casa.