S.AMBROGIO di GRION

Avvisi parrocchiali

Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce… un bambino è nato per noi… il verbo si è fatto carne e ha messo la sua dimora in mezzo a noi…

Tutte espressioni che dicono incontro, questa strada non è più disabitata, ci siamo noi ma c’è anche lui con noi: l’Emmanuele il Dio con noi.

E’ nato un bambino, ma chi è questo bambino? E’ nato per noi il Salvatore.

Cosa significa fare strada insieme?

Prima di tutto riconoscere la nostra situazione storica, il tempo che stiamo vivendo, la nostra realtà: oggi sono così, in questo Natale questa è la situazione della mia vita, della mia famiglia della mia comunità del mio paese, fatta di gioie, fatiche, ferite, malattie… è la storicità che ci parla Luca nel suo vangelo, un decreto di Cesare Augusto…

Poi significa ACCOGLIERE una luce, una vita, magari è inaspettata, non programmata. Nell’accogliere quel bambino deposto in una mangiatoia, accoglierlo in quella strada che è il nostro oggi, noi accogliamo il desiderio di Dio di abitare la nostra vita, la nostra situazione così com’è. La luce viene non gli interessa cosa ci sia, la vita fiorisce nasce. In quel bambino riconosciamo un Dio che viene scegliendo la strada della fragilità del bisogno. Sta a noi fargli spazio, dare credito a un Dio così, la poetessa polacca premio Nobel Wislawa Szymborska dice: “Alla nascita d’un bimbo il mondo non è mai pronto”.

 

Fare strada insieme significa sperimentare la SALVEZZA: hai moltiplicato la mia gioia… poiché tu hai spezzato il giogo che l’opprimeva, la sbarra sulle sue spalle, il bastone dell’aguzzino… La salvezza è riscoprire, in questo Dio che si fa uomo, la mia e altrui dignità. E’ il valore, la dignità per ogni essere umano al di là della cultura, religione, estrazione sociale. E’ la dignità del neonato e dell’anziano che ti fa perdere la pazienza perché ritorna piccolo… La salvezza è gustare chi ti toglie via il peso della sbarra del giudizio, della condanna perché hai sbagliato, chi ti aiuta a portare un peso, lo condivide con te perché non ti schiacci. Fare esperienza di salvezza è incontrare chi ti valorizza per ciò che sei che fa fiorire la vita in te, chi sa offrirti un gesto di cura e attenzione gratuiti e in tutto questo scoprire il Dio con noi, il verbo che ha preso dimora nella nostra vita.

Fare strada insieme significa, abitati da Dio, camminare verso l’umanità bisognosa perché ancora calpestata nella propria dignità, perché sofferente. E’ gustare una comunità dove ognuno si sente che c’è, che è importante, che può donare qualcosa di suo, e con gli altri va verso chi è nel bisogno.

Facciamo strada insieme perché abitati da Dio e con gli altri facciamo nascere quella luce dove le tenebre della solitudine dei fallimenti dei pesi che schiacciano, le sbarre che bloccano i cammini sono ancora presenti e aspettano un nostro piccolo gesto o un parola di vita nuova per aprire orizzonti nuovi di luce e di speranza.