S.AMBROGIO di GRION

Avvisi parrocchiali

Il vangelo di oggi mi ha fatto venire in mente una scena ad un campo scuola dove c’era un ragazzo che puntualmente ai pasti, benché mangiasse tutto, lui cercava sempre pane.

La fame di pane, dice una fame fisica, un bisogno di nutrimento, ma richiama anche una fame interiore, dei nostri desideri, bisogno più profondi, che è importante riconoscere e accogliere.

La folla del vangelo segue Gesù perché lui ha riempito la loro pancia. Tuttavia Gesù li invita a far un salto superiore: “Procuratevi un cibo che rimane per la vita eterna”.

In che cosa consiste questo cibo per la vita eterna?

Man mano Gesù si manifesta come il pane di vita, Gesù mostra un volto di Dio che è pane che dà vita. Imparare a riconoscere che il volto di Dio è quello di un pane che dà vita, nutrimento, sostegno e forza per il cammino.

Imparare a fare questo è già una svolta grande nel nostro cammino di fede. Forse a volte siamo fermi ancora a un volte di Dio che chiede sacrifici, mortificazioni, che da prove… invece Gesù definendosi come pane di vita ci mostra che Dio non chiede ma offre se stesso, Dio dà vita. Ci mostra che l’opera di Dio è nutrire la vita farla fiorire in tutte le sue dimensioni, dall’aspetto corporale alla dimensione interiore.

Bello questo volto di Dio, impariamo a riconoscerlo in ogni nostro gesto dove diamo noi stessi in tempo forze, passione ed energie. Ma impariamo anche a riconoscerlo anche nei segni di vita che riceviamo. Impariamo a vedere questi segni della presenza di Dio perché sono i gesti di cura attenzione che rendono unica e importante una esistenza e questo grazie alla relazione che costruiamo con l’altro.

Cosa chiede Gesù per gustare Dio come pane di vita? Venire a lui e credere in lui.

Venire… dove andiamo in cerca di cibo per la vita?

I sacramenti, l’ascolto della parola sono un cibo nutriente per la vita. Non so se li viviamo così, cioè come segni della cura di Dio per noi, del suo desiderio di portare vita in noi? Oppure li viviamo come una cosa da fare, snaturando la loro natura.

Credere in lui è fidarsi che Dio è Gesù, che la cura di Dio il suo portare vita passa attraverso la carne umana di Gesù e oggi attraverso di noi. Credere significa saper riconoscere questo.

Donaci allora Signore questo pane del cielo, aiutaci a riconoscerlo e a non sprecarlo.