S.AMBROGIO di GRION

Avvisi parrocchiali

foglietto n. 31-32/2018

5 Agosto 2018 – XVIII Domenica del Tempo Ordinario

12 Agosto 2018 – XIX Domenica del Tempo Ordinario

PULIZIE
Dal 06/08 al 11/08 Centro d’Ascolto 5 ref. Bortolozzo Alba

FOTO GIUBILEO Per chi avesse richiesto le foto dei giubilei, sono disponibili in canonica negli orari di apertura.

ATTIVITA’ ESTIVE
Campo ACR 5^ elem. S. Ambrogio Trebaseleghe 6 – 12 agosto S. Pietro di Barbozza.
Campo ACR 3^ media S. Ambrogio Levada Torreselle 12 – 19 agosto Fongaria di Recoaro Terme.
Alcuni giovanissimi partecipano al Pellegrinaggio diocesano Aquileia-Treviso-Roma dal 6 al 12 agosto.
I diversi campi estivi sono organizzati con le parrocchie della collaborazione pastorale, accompagniamo queste attività formative perché possano essere una valida opportunità di crescita umana e cristiana.

DON FEDERICO sarà assente per camposcuola 8-11-18-22 agosto.

CAMMINIAMO INSIEME
I due consigli pastorali delle parrocchie di S. Ambrogio e Silvelle propongono per SABATO 15 SETTEMBRE un pellegrinaggio a piedi al santuario Antoniano di Camposampiero partendo da Silvelle. Lo scopo è quello di favorire una conoscenza tra le comunità affidando il nuovo anno pastorale e anche scolastico per i ragazzi e giovanissimi. Farlo a piedi ci richiama la nostra dimensione di essere sempre in cammino nel crescere nella nostra fede.

Programma:
ore 15 ritrovo in piazza a Silvelle, seguirà la benedizione dei pellegrini e partenza.
ore 19 S.Messa al santuario presieduta da don Federico e animata dai cori giovani delle due parrocchie.
ore 20 cena insieme negli ambienti del santuario. Per la cena chiediamo il contributo di 5 euro a testa (pasta più secondo), per il dolce chiediamo la disponibilità alle abili mamme di prepararne alcuni e consegnarli alla partenza. I bambini al di sotto degli 8 anni non pagano.

Per chi ha problemi per il cammino si può partecipare al pellegrinaggio dalle 18.30 in chiesa ai santuari antoniani per prepararsi e poi partecipare alla messa.
Per il ritorno è previsto anche un pullman. Per motivi organizzativi è indispensabile dare la propria adesione ai vari referenti dei gruppi entro domenica 9 settembre, comprensiva di quota e specificando se c’è anche la necessità di ritornare in pullman.
Per le adesioni fare riferimento per Silvelle a Nadia Pain 347 777 0353; per S. Ambrogio 335 687 0686.

UN LIBRO SOTTO L’OMBRELLONE
Mi è stato regalato questo libro, lo consiglio per una lettura estiva che può nutrire la nostra fede. SALE NON MIELE, per una fede che brucia. Di Luigi Maria Epicoco ed S. Paolo.
La Fede non è un po’ di miele in bocca per imbonire l’ingoiare di qualche pillola amara. Delle volte è qualcosa che brucia, come il sale su una ferita. Ma proprio per questo le impedisce di “marcire”. Siamo chiamati ad esse sale e non miele.

INVITO AI COMPAESANI DI S. AMBROGIO DI TREBASELEGHE
Carissimi, vi informiamo che, nell’ambito delle manifestazioni della Sagra Parrocchiale di S. Ambrogio (ottobre 2018), abbiamo intenzione di promuovere e allestire anche quest’anno una mostra storica locale sulla Scuola degli anni 1930 – 1960 presso il Salone del teatro, in concomitanza della pesca di beneficenza.
La mostra, dal titolo “LA SCUOLA DI IERI”, intende esporre quel che di bello, interessante, curioso viene ancora conservato, allo scopo di far rivivere le emozioni del clima scolare dei tempi andati.
L’invito è rivolto affinchè si contribuisca al recupero della memoria raccogliendo fotografie, quaderni, pennini, astucci, cartelle, pagelle, diplomi, “attrezzi” e testi scolastici riconducibili a tali periodi che appartengono ai vostri archivi familiari.
Per facilitare la consegna del materiale documentario, invitiamo i proprietari a recarsi presso il salone del teatro parrocchiale nei seguenti giorni:
sabato 1 settembre dalle 17 alle 19; domenica 2 settembre dalle 10.30 alle 12;
lunedì 3 e martedì 4 settembre dalle 20 alle 21.
Tutto il materiale raccolto verrà restituito domenica 7 novembre
Referenti per le informazioni e la raccolta dei materiali:
Annalisa tel.049 9378287 cell. 3391428437
Silvana tel.049 9378096 cell. 3209057342
Ringraziamo anticipatamente quanti vorranno collaborare partecipando attivamente all’iniziativa culturale.
Comitato festeggiamenti Sagra Parrocchiale di S. Ambrogio

AVVISO DA PARTE DEL COMANDO DEI CARABINIERI DI TREBASELEGHE
Si avverte la popolazione che in queste settimane ci sono stati parecchi furti a danno di persone anziane, da parte di persone che si presentano come funzionari dell’Enel, o per l’ambiente e altre modalità. I carabinieri raccomandano agli anziani di non aprire a nessuno estraneo. Se si presentano persone sospette avvisare immediatamente chiamando questi numeri: 112 – 049 9385026 comando di Trebaseleghe; 049 9488000 C.O. Compagnia di Cittadella.

AVVISI DELLA COLLABORAZIONE

ORARIO SS. MESSE NELLE PARROCCHIE DELLA COLLABORAZIONE

ESPERIENZE DIOCESANE ESTIVE proposte dall’Azione Cattolica aperte a tutti.

  • Sinodo Dei Giovani – Pellegrinaggio Diocesano Aquileia-Treviso-Roma (16-30 anni) 6-12 agosto.
  • Campo Famiglie Vivere Il Dono:11-18 agosto a Lorenzago (BL)
  • Campo giovani 20-30enni Custodi Del Passato. Un viaggio intriso di fede, storia, arte e cultura: 18-26 agosto – modalità itinerante in Europa.
  • Campo Base (per educatori ACR e ACG): 18-25 agosto a Caviola (BL).

Info www.actreviso.it/campi-estivi-2018/ oppure segret. 0422 576878

Tempo di vacanza, tempo di riposo e tempo per rigenerarsi interiormente e fisicamente. È anche un’opportunità per coltivare e gustare le relazioni familiari in clima di gratuità.
Gesù non va in vacanza: coltiviamo la nostra fede anche in questo periodo.
BUONE VACANZE A TUTTI!

COMMENTO AL VANGELO

Dom 5/08
Quel Pane che alimenta l’esistenza senza fine
di E. Rocchi

Chiedono a Gesù: che cosa dobbiamo fare per compiere le opere di Dio? Grande domanda. Compiere le opere di Dio è ben altro che osservare i suoi comandamenti.

Opera di Dio è la creazione, opera sua è la liberazione del popolo dalla schiavitù e poi la meravigliosa volontà di costruire, nonostante tutte le delusioni, una storia di alleanza. Compiere l’opera di Dio è parteciparvi, essere in qualche modo capaci di creare, inventori di strade che conducano a libertà e a legami buoni di alleanza con tutto ciò che vive. Una regola fondamentale per interpretare la Bibbia dice: ogni indicativo divino diventa un imperativo umano. Vale a dire che tutto ciò che è descrittivo di Dio diventa prescrittivo per l’uomo. Una proposizione riassume questa regola di fondo: «Siate santi perché io sono santo».

Il fondamento dell’etica biblica è posto nel fare ciò che Dio fa, nell’agire come agisce Dio, comportarsi come Lui si è comportato, come Gesù ha mostrato.

Infatti: Questa è l’opera di Dio, credere in colui che egli ha mandato.

Al cuore della fede sta la tenace, dolcissima fiducia che Dio è Gesù, uno che sa soltanto amare, guaritore del disamore del mondo. Nessun aspetto minaccioso, ma solo le due ali aperte di una chioccia che protegge e custodisce i suoi pulcini (Lc 13,34), con tenerezza combattiva.

Quale segno fai perché vediamo e possiamo crederti? La risposta di Gesù: Io sono il Pane della vita. Nutrire la vita è l’opera di Dio. Offrire bocconi di vita ai morsi dell’umana fame. Pane di cielo cerca l’uomo: vuole addentare la vita, goderla e gioirne in comunione, saziarsi d’amore, ubriacarsi del vino di Dio, che ha il profumo stordente della felicità.

Io sono il Pane della vita, il pane che alimenta la vita. L’uomo nasce affamato e il pane della vita sazia la fame, ma poi la riaccende di nuovo e sveglia in noi «il morso del più» (L. Ciotti), un desiderio di più vita che morde dentro e chiama, una fame di più libertà e più creatività e più alleanza.

Come un tempo ha dato la manna ai padri vostri nel deserto, così oggi ancora Dio dà. Due parole semplicissime eppure chiave di volta della rivelazione biblica:
Dio non domanda, Dio dà.
Dio non pretende, Dio offre.
Dio non esige nulla, dona tutto.

Ma Dio non dà cose, Egli non può dare nulla di meno di se stesso. Ma dandoci se stesso ci dà tutto. Siamo davanti a uno dei vertici del Vangelo, a uno dei nomi più belli di Dio: Egli è nella vita datore di vita. Dalle sue mani la vita fluisce illimitata e inarrestabile. E ci chiama ad essere come Lui, nella vita datori di vita. L’opera di Dio è una calda corrente d’amore che entra e fa fiorire le radici del cuore.

Dom 12/08
Non discutere di Dio, tuffati nel suo mistero

Io sono il pane vivo disceso dal cielo. Potenza del linguaggio di Gesù, il suo mistero e la sua storia espressi non con ragionamenti ma per immagini: pane, vivo, discesa, cielo. Quattro parole e quattro metafore, ciascuna generativa, in quanto ricca di movimento, di esperienza, di sapore e di orizzonti. Non spiegano il mistero, ma lo fanno vibrare nella tua vita, mistero gioioso da godere e da assaporare. Il pane di cui parlano non è quel pugno di acqua e di farina passata per la macina e il fuoco, contiene molto di più: è il simbolo di tutto ciò che è buono per te e ti mantiene in vita.

I giudei si misero a mormorare contro Gesù. Ma come? Pretendi di essere il pane piovuto dal cielo? Ma sei venuto come tutti da tua madre e da tuo padre. Tu vuoi cambiarci la vita? E facendo quello che fa il pane con il nostro corpo, che si nasconde e scompare nell’intimo, e non fa rumore. No, il Dio onnipotente dovrebbe fare ben altro: miracoli potenti, definitivi, evidenti, solari. Ma Dio non fa spettacolo. In fondo è la stessa critica che mormoriamo anche noi: che pretese ha sulla mia vita quest’uomo di duemila anni fa? Lui pensa davvero di farci vivere meglio?

Non mormorate tra voi.. Non sprecare parole a discutere di Dio, puoi fare di meglio: tuffati nel suo mistero. Pane che discende dal cielo. Nota: discende, per mille strade, in cento modi, come il pane nel corpo; discende verso di me, adesso, in questo momento, e continuamente. Io posso scegliere di non prenderlo come cibo, lo posso anche relegare nel repertorio delle fantasie, ma lui discende instancabilmente, mi avvolge di forze buone. Io sono immerso in lui e lui è immerso in me, e nutre la mia parte più bella.

Non mormorate, mangiate. Il brano del Vangelo di oggi si articola attorno al verbo mangiare. Un gesto così semplice e quotidiano, eppure così vitale e potente, che Gesù l’ha scelto come simbolo dell’incontro con Dio; ha raccontato la frontiera avanzata del Regno dei cieli con le parabole del banchetto, della convivialità. Il Pane che discende dal cielo è l’autopresentazione di Dio come una questione vitale per l’uomo. Il pane che mangi ti fa vivere, e allora vivi di Dio e mangia la sua vita, sogna i suoi sogni, preferisci quelli che lui preferiva. Bocconi di cielo.

Sorge una domanda: di cosa nutro anima e pensieri? Sto mangiando generosità, bellezza, profondità? Oppure mi nutro di egoismo, intolleranza, miopia dello spirito, insensatezza del vivere, paure? Se accogliamo pensieri degradati, questi ci fanno come loro. Se accogliamo pensieri di Vangelo e di bellezza, questi ci trasformeranno in custodi della bellezza e della tenerezza, il pane che salverà il mondo.